Le zanne di elefante distrutte nelle Filippine
Più di cinque tonnellate: sono state bruciate e schiacciate per sostenere la campagna contro il commercio illegale di avorio
Venerdì 21 giugno a Manila sono state distrutte più di 5 tonnellate di zanne d’elefante sequestrate nelle Filippine a partire dal 2009. Alcuni lavoratori del governo filippino hanno prima bruciato e poi schiacciato migliaia di zanne, per un valore stimato di 10 milioni di dollari, nella più grande operazione di distruzione di avorio trafficato illegalmente fuori dall’Africa.
Il governo di Manila ha dichiarato che la distruzione delle scorte sequestrate negli ultimi 4 anni dimostra il suo impegno a combattere il commercio illegale di avorio e ad eliminare il rischio che le scorte vengano rivendute: nel 2006 alcuni funzionari governativi corrotti fecero sparire 3,7 tonnellate di avorio (conservato in aree controllate dal ministero dell’Ambiente proprio per evitare che venisse rubato) che vennero rivendute sul mercato internazionale.
Le Filippine sono sempre state una via di transito tra l’Africa e l’Asia per il commercio illegale di zanne d’elefante: l’avorio può valere fino a 2 mila dollari al chilo sul mercato nero, e una zanna può arrivare a costare 50 mila dollari. Gli altri paesi oltre alle Filippine implicati nel commercio illegale d’avorio sono la Cina, Hong Kong, Kenya, Malesia, Sud Africa, Tanzania, Thailandia e Vietnam.