I 40 anni di Umbria Jazz
La storia e le foto del più illustre festival jazz italiano, da cui sono passati i grandi musicisti del mondo
Quest’anno si svolgerà a Perugia dal 5 al 14 luglio la quarantesima edizione di Umbria Jazz, il più importante festival italiano di musica jazz e uno dei più famosi in Europa: ci suoneranno fra gli altri un sacco di grandi musicisti del genere, fra cui i pianisti Herbie Hancock, Chick Corea, Keith Jarrett e il contrabbassista Gary Peacock. Alcuni concerti saranno gratuiti, mentre i biglietti più economici per gli artisti più conosciuti costeranno dai 15 ai 40 euro.
La prima edizione del festival si svolse nel 1973 per iniziativa di Carlo Pagnotta, un appassionato di musica jazz che gestiva un negozio di abbigliamento a Perugia. Già nelle prime tre edizioni il festival riuscì ad attrarre jazzisti molto noti, che fecero rapidamente crescere la fama del festival: nel 1973 ci suonarono per la prima volta in Italia i Weather Report, il gruppo del famoso bassista Jaco Pastorius, l’anno successivo venne il contrabbassista Charles Mingus e nel 1975 il trombettista Chet Baker. Negli anni successivi suonarono al festival anche Miles Davis, Dizzy Gillespie e Herbie Hancock, fra gli altri. Dagli anni Ottanta in avanti il festival ha ospitato anche musicisti del genere blues e rock, fra i quali B.B. King, Carlos Santana, Stevie Ray Vaughan, Sting, Elton John.
In un articolo di Giacomo Pellicciotti pubblicato il 18 giugno su Repubblica il fondatore di Umbria Jazz Carlo Pagnotta racconta alcuni aneddoti riguardo gli inizi del festival e il proprio rapporto con i musicisti e con il pubblico.
“Umbria Jazz, il festival più popolare e frequentato d’Italia compie 40 anni. E a Perugia, dal 5 al 14 luglio, ha preparato un’edizione degna di un anniversario così importante per una rassegna popolare che non ebbe una partenza molto facile. All’inizio, anche se la musica e i musicisti erano da leggenda e non si pagava il biglietto, i tanti giovani col sacco a pelo del dopo Sessantotto, accampati giorno e notte in pieno centro a Perugia, senza servizi igienici al grido di “musica gratis”, si scontrarono con i pacifici e borghesi umbri e con i tranquilli patiti del jazz provenienti da tutta Italia.
Una storia italiana avvincente, quella di Umbria Jazz, come racconta Carlo Pagnotta, inventore e coriaceo boss del festival che, in forma smagliante, ad agosto festeggia un altro compleanno importante, i suoi ottanta anni. Di professione Pagnotta si definisce “un venditore di cravatte”, in realtà per anni ha gestito un negozio di abbigliamento nel centro di Perugia. Lo abbiamo incontrato a New York, nei camerini del Birdland, dove Paolo Fresu con Uri Caine, il “trio danese” di Stefano Bollani e il Rava Tribe Quintet si sono alternati per sei sere nel celebre club.”
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