La Corte Costituzionale ha respinto il ricorso di Berlusconi
Era stato sollevato quando era presidente del Consiglio per partecipare a una riunione del consiglio dei Ministri, nel giorno di udienza del processo Mediaset
La Corte Costituzionale ha respinto il ricorso sul legittimo impedimento presentato da Silvio Berlusconi per l’udienza del primo marzo 2010, nel processo sulla compravendita dei diritti tv Mediaset. La decisione della Corte Costituzionale è stata presa in merito al conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sollevato dalla presidenza del Consiglio, quando Berlusconi era presidente e il processo era nella fase del primo grado di giudizio. In quell’occasione il Tribunale di Milano respinse la richiesta di rinvio dell’udienza chiesto dalla difesa. Berlusconi, l’8 maggio scorso, è stato condannato dalla Corte d’Appello di Milano a 4 anni di carcere e a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici per frode fiscale. La decisione della Corte Costituzionale non avrà nessuna ripercussione sulla sentenza della Corte d’Appello di Milano, su cui dovrà pronunciarsi la Corte di Cassazione.
No al legittimo impedimento di Silvio Berlusconi, all’epoca dei fatti premier, a partecipare all’udienza del primo marzo 2010 del processo Mediaset. La Corte Costituzionale ha respinto il conflitto di attribuzione tra poteri sollevato da Palazzo Chigi nei confronti del tribunale di Milano, dove era allora in corso il procedimento, nell’ambito del quale il leader del Pdl è stato condannato in primo grado e in appello a 4 anni di reclusione (3 coperti da indulto) e a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici, e che nei prossimi mesi approderà in Cassazione.
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Foto: Silvio Berlusconi (Roberto Monaldo/LaPresse)