L’ingiustissimo amor di Ariosto
«Ingiustissimo Amor, perché sì raro
corrispondenti fai nostri desiri?
onde, perfido, avvien che t’è sì caro
il discorde voler ch’in duo cor miri?
Gir non mi lasci al facil guado e chiaro,
e nel più cieco e maggior fondo tiri:
da chi disia il mio amor tu mi richiami,
e chi m’ha in odio vuoi ch’adori ed ami».
Ludovico Ariosto, Orlando Furioso, canto II, ottava I. Il poema – pubblicato nel 1516 – si può leggere interamente online qui.