La questione dei traghetti per la Sardegna
Nicola Pinna la racconta sulla Stampa: molte società sono state appena multate per aver alzato i prezzi
Tutti i giornali hanno raccontato sabato gli ultimi avvenimenti riguardo il caso dei traghetti per la Sardegna. L’autorità antitrust ha stabilito che le società Moby, Snav, Grandi Navi Veloci (GNV) e la holding Marinvest dovranno pagare 8 milioni di euro di multe per aver formato un cartello, nel 2011, con lo scopo di aumentare i prezzi per i traghetti diretti in Sardegna. Moby è la compagnia più colpita e dovrà pagare 5 milioni di euro, GNV ne dovrà pagare 2,3.
La questione dei traghetti per la Sardegna va avanti ormai da anni ed è diventata più complessa nel 2011, quando la società Tirrenia è stata acquistata dallo stesso gruppo che controlla Moby. Tirrenia era una società pubblica, definita da molti “un carrozzone inefficiente” e fortemente sussidiata dallo stato. Con l’acquisizione di Tirrenia, il gruppo Moby ha ottenuto il controllo di quasi il 70-80 per cento del traffico sulle tratte principali per la Sardegna. L’Antitrust ha imposto una serie di regole al gruppo per evitare un abuso di posizione dominante.
Alzare i prezzi, magari creando un cartello, che è un’operazione illegale, era di fatto una delle poche scelte possibili per tenere in piedi Tirrenia, aveva spiegato l’anno scorso all’Espresso l’economista Carlo Scarpa. La privatizzazione di Tirrenia aveva fatto sparire i sussidi dai suoi bilanci. Tirrenia non è stata coinvolta direttamente nell’indagine. Così la spiega la Stampa:
L’aspetto più interessante è al secondo punto della sentenza: “Moby, Snav, Grandi Navi Veloci e Marinvest si astengano in futuro dal porre in essere comportamenti analoghi a quelli oggetto dell’infrazione accertata”. Detto in altri termini, il messaggio dell’Antitrust suona più o meno così: gli armatori abbassino subito i prezzi dei biglietti. Multe milionarie a parte, se l’ordine del garante sarà rispettato resta ancora qualche possibilità per salvare la stagione turisica. Il tempo delle prenotazione è giù passato, ma gli amanti del last minute potranno scegliere il mare della Sardegna senza spendere cifre da capogiro solo per la trasversate. el frttempo, la Regione incassa un primo risultato importante: l’Autorità per la concorrenza ha stabilito che nel 2011 gli armatori hanno creato un cartello per aumentare le tariffe e ha fatto scattare nei loro confronti sanzioni per più di otto milioni di euro. “La decisione dell’antitrust – esulta il governatore ugo cappellaci – è una clamorosa vittoria che squarcia il velo di omertà con cui qualcuno avrebbeo voluto che fossero celate le giuste rivendicazioni dei sardi”.
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