Il Bloomsday
Il 16 giugno è il giorno in cui si svolge l’intera trama dell’Ulisse di Joyce: in molte città si organizzano rappresentazioni, letture pubbliche e colazioni a base di salsicce, pudding e pancetta
Oggi, domenica 16 giugno, è il Bloomsday, la data in cui si festeggia lo scrittore irlandese James Joyce. Il 16 giugno del 1904 è infatti il giorno in cui si svolge l’intera trama dell’Ulisse, il suo romanzo più famoso. La festa prende il nome dal protagonista del romanzo, Leopold Bloom, le cui avventure di sole ventiquattro ore sono raccontate in oltre mille pagine. A Dublino, la città in cui Joyce è nato e in cui è ambientato il romanzo, ogni anno il Bloomsday viene festeggiato con letture pubbliche e spettacoli.
Molti per l’occasione si vestono in stile edoardiano e ripercorrono le peregrinazioni di Bloom attraverso la città: attori e musicisti organizzano al James Joyce Centre di Dublino le rappresentazioni di diverse scene raccontate nel libro. Inoltre, nei pub della città si serve rigorosamente la «colazione alla Bloom»: salsicce, pudding e pancetta. Anche i familiari di Joyce, ha detto il pronipote Bob Joyce, partecipano alla colazione, che inizia la mattina alle 8 e prosegue su più turni.
L’Ulisse venne pubblicato a Parigi il 2 febbraio 1922 e rappresenta uno dei romanzi più importanti del Novecento. Joyce lo scrisse tra il 1914 e il 1921: dal marzo 1919 al dicembre 1920, l’Ulisse uscì a puntate sulla rivista letteraria americana The Little Review, dedicata all’arte e alla letteratura sperimentale internazionale. Alcuni episodi vennero accusati di oscenità e indecenza, tanto che il romanzo fu bandito in Regno Unito fino agli anni Trenta e nel 1921 fu vietato anche negli Stati Uniti, finché nel 1933 un tribunale stabilì che il libro non era pornografico né osceno.
Quest’anno, per la prima volta, l’Ulisse di Joyce verrà letto per interno in tutti i paesi che festeggiano il Bloomsday: partecipano le città di Auckland, Melbourne, Sydney, Canberra, Tokyo, Pechino, Shanghai, Singapore, Mosca, Pola, Zurigo, Trieste, Bangor, Parigi, Derry, Cork, Londra, New York, Montreal, Ottawa, Toronto, San Francisco, Chicago, San Paolo e Santa Maria, in Brasile. Gli organizzatori del James Joyce Centre di Dublino hanno spiegato che l’adesione degli artisti al Bloomsday è aumentata molto rispetto al passato, anche grazie al fatto che nel 2012 è scaduto il termine dei diritti d’autore sul libro di Joyce: negli anni passati le rappresentazioni dovevano rispettare una serie di restrizioni per la lettura pubblica del libro, volute da suo nipote ed erede Stephen Joyce.
(Foto: Dublino, Irlanda, 16 giugno 2004. AP Photo/John Cogill)