La distruzione del parco Gezi è stata sospesa
Lo ha comunicato il partito di Erdogan: si aspetterà una sentenza del tribunale, e se darà ragione al governo si terrà comunque un referendum
Venerdì mattina il portavoce del Partito Giustizia e Sviluppo, il partito conservatore guidato dal primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan, ha detto che il governo rispetterà la decisione della magistratura in merito alla distruzione del parco Gezi, a Istanbul. La dichiarazione è arrivata dopo che Erdogan ha incontrato per il secondo giorno consecutivo ad Ankara 16 rappresentanti del movimento di protesta che dal 31 maggio si sta scontrando violentemente con la polizia in diverse città del paese: le proteste furono innescate proprio dal piano di distruzione del parco per costruire un centro commerciale.
Il tribunale di Istanbul aveva già bloccato in una prima sentenza il progetto di distruzione del parco: la sentenza di appello, ha spiegato il portavoce del partito di Erdogan, sarà definitiva, almeno per la giustizia turca. Se il tribunale darà ragione al governo, si terrà un referendum popolare – i cui dettagli non sono ancora stati chiariti – per decidere le sorti del parco, come promesso da Erdogan. Nonostante il governo abbia chiesto ai manifestanti di non tornare in piazza, in attesa della decisione del tribunale, per oggi a Istanbul è prevista una commemorazione delle persone morte negli scontri.