10 anni senza Gregory Peck
È stato un avvocato per i diritti civili nel Buio oltre la siepe, diede la caccia a una balena bianca in Moby Dick e portò a spasso per Roma in Vespa Audrey Hepburn
Dieci anni fa morì a Los Angeles Gregory Peck, uno degli attori americani più celebri e titolati degli anni Cinquanta e Sessanta. Il suo film più importante – quello che lui stesso disse di aver amato di più – è probabilmente Il buio oltre la siepe, tratto dal romanzo di Harper Lee, in cui interpretava Atticus Finch, un avvocato per i diritti civili: un ruolo per il quale vinse l’Oscar come miglior attore (per il suo più generale impegno nei diritti civili, Peck ricevette dal presidente Johnson la medaglia per la Libertà, il più alto riconoscimento che negli Stati Uniti si può dare a un civile). Ma i ruoli più popolari della sua carriera sono molti: nei film di Alfred Hitchcock (Io ti salverò e Il caso Paradine), in alcuni memorabili western, come Duello al sole, Il grande paese e La conquista del west, nel Moby Dick di John Huston in cui fu il definitivo Capitano Achab e in Vacanze Romane assieme a Audrey Hepburn.
Peck era nato nel 1916 in California. Iniziò a recitare all’università, e fu nominato all’Oscar quattro volte per i suoi primissimi film, alla fine degli anni Quaranta. Ma divenne famoso soprattutto grazie ad Alfred Hitchcock, che nel 1945 lo scelse per Io ti salverò insieme a Ingrid Bergman. Nella sua carriera girò più di 70 film. Nel 1961 interpretò con Robert Mitchum Il promontorio della paura. Peck girava le scene d’azione quasi sempre senza controfigure e nella scena finale diede un pugno a Mitchum che lo costrinse a sospendere le riprese per qualche giorno. Ebbe anche una parte nel remake girato da Martin Scorsese nel 1991 – quello con Nick Nolte e Robert de Niro. Ma il ruolo più memorabile della seconda parte della sua carriera è quello in I ragazzi venuti dal Brasile, una delle rare occasioni in cui fece il cattivo. Gregory Peck morì nel sonno a 87 anni il 12 giugno 2003.