Garante privacy:In 2012 violazioni in aumento a 578. Boldrini: Pensiamo a soggetti più esposti
Roma, 11 giu. (LaPresse) – Le violazioni amministrative contestate nel 2012 sono state 578, in aumento rispetto all’anno precedente (358). E’ quanto emerge dalla relazione sull’attività svolta dall’Autorità nel 2012 presentata oggi a Montecitorio. Una parte consistente, emerge dal rapporto, ha riguardato il mancato rispetto delle norme in materia di telemarketing, la conservazione eccessiva dei dati di traffico telefonico e telematico, la mancata adozione di misure di sicurezza, l’omessa o mancata notificazione al Garante, l’inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità. Le sanzioni amministrative riscosse ammontano a circa 3 milioni 800mila euro. Le violazioni segnalate all’Autorità giudiziaria sono state 56. Nel 2012 sono stati oltre 460 i provvedimenti collegiali adottati dall’Autorità garante per la protezioni dei dati personali. L’Autorità ha fornito riscontro a 4.183 tra quesiti, reclami e segnalazioni con specifico riferimento alle aree tematiche riguardanti telefonia, credito, centrali rischi, videosorveglianza, rapporti di lavoro, giornalismo. Sono stati decisi 233 ricorsi, inerenti soprattutto a banche e attività finanziarie, datori di lavoro pubblici e privati, attività di marketing, compagnie di assicurazione, operatori telefonici e telematici.
I parerei resi dal Collegio al Governo, emerge ancora dalla relazione, sono stati 23 e hanno riguardato, in particolare, l’informatizzazione delle banche dati della Pa, l’attività di polizia e sicurezza nazionale, la solidarietà sociale. Sono state effettuate 395 ispezioni, che hanno riguardato diversi settori: il telemarketing, l’uso dei sistemi di geolocalizzazione (gps) nell’ambito del rapporto di lavoro, i nuovi strumenti di pagamento gestiti dalle compagnie telefoniche, il credito al consumo e le ‘centrali rischi’, le banche dati del fisco, l’attività di profilazione dei clienti da parte delle aziende.
“Dobbiamo pensare ai soggetti più esposti come i ragazzi alle prese con il web. La rete ha straordinarie possibilità di partecipazione, di libertà ma richiede una nuova consapevolezza per quel che riguarda la riservatezza”. Così la presidente della Camera Laura Boldrini intervenendo alla Camera alla cerimonia di presentazione del Rapporto 2012 dell’Autorità garante per la protezioni dei dati personali. La Boldrini ha ricordato in questo senso la storia di Carolina, “la ragazza di Novara che pochi mesi fa ha deciso di farla finita dopo che alcuni suoi coetanei, dopo aver abusato di lei, hanno postato su Facebook due video che la ritraevano ubriaca. Sono arrivati 2600 commenti in 24 ore, possiamo immaginare che tipo di commenti. Sappiamo che un tale drammatico episodio non è isolato, ma è legato a un problema culturale che chiama in causa genitori e scuola”.