Google compra Waze?
Se ne parla da settimane, ma ora diversi siti di tecnologia danno per fatto un accordo da 1,3 miliardi di dollari sul navigatore social
Google sta per acquisire Waze, l’applicazione per ottenere indicazioni stradali basata sulle informazioni fornite dagli stessi utenti che la utilizzano. La notizia non è ancora ufficiale, ma è stata diffusa dal blog tecnologico AllThingsD del Wall Street Journal, solitamente bene informato su questo genere di informazioni. Google dovrebbe entrare in possesso di Waze grazie a un accordo stimato intorno agli 1,3 miliardi di dollari, secondo il sito di informazione israeliano Globes. Nelle scorse settimane si era parlato di un interessamento di Apple e di Facebook per la società, ma le trattative pare non fossero andate molto avanti.
Waze esiste dal 2008 ed è stata fondata in Israele da Uri Levine, Ehud Shabtai e Amir Shinar. In pochi anni ha raccolto una base solida di utenti affezionati, che usano la sua applicazione per ottenere indicazioni stradali. Si stima che il servizio abbia circa 47 milioni di utenti registrati, ma solo uno su tre utilizza l’applicazione regolarmente. La società ha un centinaio di dipendenti, la maggior parte in Israele, più un piccolo gruppo a Palo Alto, in California. L’applicazione è stata tradotta nel corso del tempo in diverse lingue, italiano compreso, e ha attirato diversi investitori che le hanno dato fondi per decine di milioni di dollari.
A differenza degli altri navigatori, che si basano principalmente sulle informazioni ottenute dalle mappe costruite sulle immagini satellitari, Waze sfrutta in maniera estensiva e continua le informazioni fornite dai suoi utenti (crowdsourcing). Oltre a dare le indicazioni stradali, l’applicazione registra gli spostamenti dei propri utenti e li invia in forma anonima al centro dati della società. Se, per esempio, sulla mappa è indicato un senso unico sbagliato e diverse auto che usano Waze percorrono quella via nella giusta direzione, il sistema se ne rende conto e procede a correggere la mappa.
Sapendo sempre dove si trovano i suoi utilizzatori, Waze capisce l’andamento del traffico, la presenza di rallentamenti e di altri imprevisti sulle strade. In questo modo il sistema può dare informazioni più accurate sui tempi di percorrenza e suggerire deviazioni. Oltre ai dati raccolti automaticamente durante l’utilizzo, Waze può ricevere informazioni direttamente dagli utenti, che possono indicare la presenza di nuovi semafori, di posti di blocco, di incidenti o modificare i numeri civici sulle mappe per renderli più corrispondenti alla realtà. Un sistema di ricompense per aumentare la propria reputazione nel navigatore social fa da incentivo per gli utenti a collaborare, e riduce almeno in misura la possibilità che siano inserite volutamente informazioni stradali errate.
Nelle aree dove ha numerosi utenti che lo utilizzano, Waze si rivela molto accurato. Il fatto di essere costantemente aggiornato dalle attività degli utenti rende il sistema molto affidabile e utile, soprattutto per avere informazioni sul traffico. Anche Google Maps dà informazioni sulle strade più trafficate, ma il servizio non è sempre accurato, soprattutto fuori dai grandi centri urbani.
Google e Waze non hanno diffuso alcuna dichiarazione ufficiale sulle voci dell’acquisizione. Nelle scorse settimane si era parlato di un possibile interessamento di Apple, che ha poi smentito di avere formulato un’offerta. È invece certo che ci fossero contatti tra Waze e Facebook, e questa cosa potrebbe avere accelerato le cose per quanto riguarda Google anche in seguito al fallito accordo con il social network.
Secondo AllThingsD, dopo l’acquisizione Waze manterrà una propria autonomia, ma non è ancora chiaro per quanto tempo e con quali modalità. Google è già molto presente nel settore delle mappe con il suo Google Maps e le relative applicazioni disponibili per Android e per iOS. I tempi per l’acquisizione potrebbero allungarsi nel caso di un intervento dell’antitrust statunitense.