La sparatoria in California
Cinque persone sono state uccise, altre tre sono state ferite: il sospetto autore della strage è stato ucciso e un'altra persona è in arresto
Cinque persone sono state uccise in una sparatoria avvenuta intorno a mezzogiorno di ieri (le nove di sera in Italia) vicino al campus del Santa Monica College, in California. Tra i morti ci sarebbe anche l’attentatore, ucciso dalla polizia. Secondo gli investigatori è possibile che l’attentatore non abbia agito da solo. In questo momento una persona definita «sospetta» si trova in arresto.
Secondo le prime ricostruzioni, la sparatoria sarebbe cominciata in una casa a cui è stato appiccato un incendio. I pompieri hanno ritrovato all’interno due corpi. L’attentatore ha poi sequestrato una macchina e il suo guidatore e si è fatto trasportare fino al campus del college di Santa Monica. Durante il tragitto avrebbe sparato contro un’auto di passaggio, uccidendo una persona e ferendone un’altra. Un’altra persona sarebbe stata uccisa all’ingresso della biblioteca del campus, dove l’attentatore è stato a sua volta ucciso dalla polizia.
L’attentatore, riportano i media americani, indossava vestiti militari e quello che sembrava essere un giubbotto antiproiettile ed era armato con un fucile d’assalto semi-automatico. C’è ancora incertezza sul numero totale di feriti, sembrerebbe tre, e di morti – in un primo momento si era parlato di sei persone. Secondo gli investigatori, l’attentatore conosceva le prime due persone uccise all’interno dell’abitazione, mentre non è chiaro il motivo per cui l’uomo ha ucciso le altre persone.