La legge contro il fumo in Russia
È in vigore da oggi e proibisce di fumare in molti luoghi pubblici: una misura fortemente voluta da Putin, in un paese in cui 4 adulti su 10 sono fumatori
Da oggi, primo giugno 2013, in Russia entra in vigore la nuova legge contro il fumo che era stata firmata dal presidente Vladimir Putin il 25 febbraio scorso: sarà vietato fumare nelle scuole, nelle università, nei musei, negli impianti sportivi, negli ospedali e sui mezzi pubblici. Non si potrà fumare entro quindici metri dagli ingressi degli aeroporti, della metropolitana, dei treni, degli autobus e dei condomini.
Per alcuni aspetti, si tratta di un rafforzamento di norme già attive, per altre restrizioni invece è previsto un percorso graduale: dal primo gennaio 2014 entrerà in vigore il prezzo minimo per un pacchetto di sigarette (ancora da stabilire) e dal primo giugno 2014 sarà vietato fumare anche nei bar, nei ristoranti, negli alberghi e sarà proibita la vendita delle sigarette da parte dei chioschi che si trovano lungo le strade delle città.
Si tratta di misure forti e diffusamente contestate, dato che, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in Russia fumano quattro adulti su dieci. Si tratta di una percentuale molto più alta rispetto a quella degli Stati Uniti (27 per cento) e della Francia (30 per cento), mentre in Italia il ministero della Salute stima che i fumatori siano circa il 25 per cento degli adulti. Dmitrij Medvedev, il primo ministro russo, ha detto che ogni anno il fumo provoca in Russia, un paese di oltre 140 milioni di abitanti, circa 400 mila morti.
La legge è stata fortemente voluta dal presidente Putin: ha detto di essere convinto che norme più restrittive contribuiranno a far crescere le nuove generazioni più sane di quanto non siano oggi, nella speranza di fermare il forte calo della popolazione che c’è stato negli ultimi vent’anni: nel 1991 la Russia aveva una popolazione di circa 149 milioni di persone, passata nel 2011 a 142 milioni.
Per chi non rispetterà le nuove norme ci saranno multe dai 500 ai 1500 rubli (cioè dai 12 ai 36 euro). Nelle prossime settimane però, hanno rassicurato alcuni portavoce della polizia, non saranno fatte delle multe, ma soltanto dei richiami verbali. Gli oppositori delle nuove norme sostengono che il provvedimento viola una serie di diritti dei fumatori in quanto cittadini, mentre altri sostengono che il paese non è pronto per restrizioni simili e che molti cercheranno di corrompere i poliziotti. Inoltre, dovranno essere aggiornati una serie di codici amministrativi, adeguandoli alle nuove norme: fino a quel momento non sarà possibile fare le multe.
La legge colpirà anche le principali aziende del mercato del tabacco da fumo, che in Russia vale circa 20 miliardi di euro all’anno ed è controllato per il 90 per cento da aziende straniere come la BAT, l’Imperial Tobacco, la Japan Tobacco e la Philip Morris. Le aziende non potranno più fare pubblicità dei propri prodotti, né inserirli nei film, negli spettacoli teatrali o in televisione.
Foto: ANDREY SMIRNOV/AFP/Getty Images