L’asteroide con una luna intorno
L'ha scoperta la NASA osservando l'enorme sasso che oggi passa poco distante dalla Terra
Venerdì 31 maggio alle 22.59 un asteroide largo 2,7 chilometri compirà un passaggio ravvicinato alla Terra: niente di preoccupante, non ci saranno implicazioni da filmone catastrofista come Armageddon. Nel momento in cui l’enorme sasso si troverà più vicino al nostro pianeta sarà a oltre 5,8 milioni di chilometri, circa 15 volte la distanza della Terra dalla Luna. Dopo essersi avvicinato, l’asteroide – che si chiama 1998 QE2 – riprenderà ad allontanarsi e non se ne sentirà più parlare per almeno due secoli. Il suo passaggio sarà comunque l’occasione per i ricercatori per approfondire le loro conoscenze sugli asteroidi, e sulle orbite che seguono quando si avvicinano alla Terra.
Come suggerisce il nome, 1998 QE2 è stato scoperto nel 1998. Fu osservato per la prima volta dalla Lincoln Near Earth Astorid Research (LINEAR) del Massachusetts Institute of Technology (MIT) nei pressi di Socorro, nel New Mexico. Data la distanza e la sua grandezza, l’asteroide non sarà visibile a occhio nudo, ma serviranno telescopi alquanto potenti per poterlo vedere nel cielo notturno.
La NASA ha tenuto sotto controllo 1998 QE2 e ha compiuto una serie di osservazioni utilizzando le strumentazioni radar del Goldstone Observatory, che si trova nel deserto del Mojave, in California. Le sue antenne sono utilizzate come radiotelescopi per mappare diversi corpi celesti, compresi gli asteroidi. E proprio grazie alle osservazioni condotte giovedì 29 maggio è stato possibile scoprire che 1998 QE2 non viaggia da solo nello spazio, ma è accompagnato da un satellite naturale, una piccola luna che gli orbita intorno.
Oltre all’asteroide dal diametro di 2,7 chilometri, quindi, in viaggio verso la Terra c’è anche un suo satellite che si stima abbia un diametro di circa 600 metri. Tra gli asteroidi larghi almeno 200 metri e near-Earth, cioè quelli la cui orbita è vicina a quella della Terra, si stima che il 16 per cento costituiscano un sistema binario con una luna o anche ternario con due satelliti.
C’è molto interesse intorno agli asteroidi perché molte delle loro caratteristiche e la storia stessa delle loro origini non è ancora del tutto chiara. Per il 2016 la NASA progetta di inviare una sonda automatica verso un asteroide per studiarne le caratteristiche, e ottenere nuovi indizi sulla storia del nostro sistema solare e sulla nascita delle prime forme di vita sulla Terra.