Il paywall della Bild
Il sito di uno dei più venduti quotidiani d'Europa introdurrà presto dei contenuti a pagamento, «un cambiamento di paradigma»
Dall’11 giugno prossimo il sito della Bild – uno dei più importanti quotidiani tedeschi nonché uno dei più venduti d’Europa – introdurrà un paywall per una serie di contenuti online. Soltanto una parte degli articoli e dei servizi del sito saranno a pagamento, mentre altri continueranno a essere consultabili gratuitamente, come per esempio le notizie principali. Bisognerà invece sottoscrivere un abbonamento per consultare dati, leggere interviste, vedere foto e video.
Il progetto si chiamerà “BILDplus” e prevede tre tipi di abbonamenti: quello base da 4,99 euro al mese, quello premium da 9,98 euro, che include la versione digitale del giornale. Il terzo piano, da 14,99 euro, oltre all’accesso ai contenuti e alla versione digitale del giornale comprende alcuni coupon con cui poter prendere gratuitamente il giornale in edicola. Infine, al costo di 2,99 euro in più al mese si potranno anche vedere i gol della Bundesliga, il principale campionato di calcio tedesco, un’ora dopo la fine delle partite. L’azienda proprietaria della Bild, la Axel Spring AG, ha annunciato anche che ci sarà una promozione per i lettori del quotidiano: chi comprerà il giornale di carta riceverà un codice con cui accedere ai contenuti a pagamento del sito.
L’introduzione di queste novità, ha spiegato Donata Hopfen, amministratore delegato della divisione digitale della Bild, si è resa necessaria per far fronte al calo della raccolta pubblicitaria e a quello delle vendite. La Bild, che è un tabloid, nella versione cartacea vende oggi circa 2,5 milioni di copie al giorno: la cifra è comunque notevole – il tabloid britannico Sun vende circa 200mila copie in meno – ma le vendite sono in calo costante: nel 2012 si vendevano 2,67 milioni di copie al giorno, 4,51 milioni nel 1998.
Hopfen ha detto che si tratta di «un progetto gigantesco, un cambiamento di paradigma verso una nuova cultura, in cui i contenuti giornalistici online si pagano». Quello della Bild sarà un progetto diverso da quelli che alcuni importanti giornali hanno già adottato: non ci sarà, per esempio, un numero limitato di articoli gratuiti da leggere al mese e poi l’obbligo di una sottoscrizione, come fa il New York Times. Sul sito della Bild ci saranno dei contenuti – decisi quotidianamente – a cui si potrà accedere soltanto tramite abbonamento. I dirigenti della Bild hanno deciso comunque che il passaggio sarà graduale, «per capire quale sarà la reazione dei nostri lettori al paywall».
Foto: AXEL SCHMIDT/AFP/Getty Images