Guida alla finale di Champions League
Questa sera, a Londra, giocheranno Bayern Monaco e Borussia Dortmund: tutto quello che c'è da sapere sulla prima finale tra due squadre tedesche
di Francesco Marinelli – @frankmarinelli
Questa sera alle 20.45, allo stadio Wembley di Londra, si giocherà la finale della cinquantottesima edizione della Champions League, il più importante torneo europeo di calcio per club. Si affronteranno il Bayern Monaco e il Borussia Dortmund: quella del 2013 sarà così la prima finale della storia della Champions League e della Coppa dei Campioni (come si chiamava il torneo fino al 1992) tra due squadre tedesche. Soltanto in altre tre occasioni si sono giocate delle finali tra squadre dello stesso paese, anche perché fino al 1997-1998 la competizione era aperta solo a una squadra per paese: la formula della Champions League è andata infatti incontro a diverse modifiche e allargamenti negli ultimi anni.
L’arrivo in finale
A guardar bene il percorso delle due squadre finaliste in questa edizione della Champions League, si può dire che in finale sono arrivate quelle che lo hanno meritato di più. Entrambe hanno vinto il proprio girone e se questo poteva essere previsto per il Bayern Monaco, già tra le favorite a inizio stagione, non era di certo scontato per il Borussia Dortmund, che nel Gruppo D ha dovuto affrontare il Real Madrid, il Manchester City e l’Ajax.
Nei sorteggi per la seconda fase, quella che prevede l’eliminazione diretta con partite di andata e ritorno, il Borussia Dortmund è stato più fortunato del Bayern Monaco: ha dovuto affrontare lo Shakhtar Donetsk e il Malaga, tra ottavi di finale e quarti di finale, mentre il Bayern Monaco ha dovuto giocare contro Arsenal e Juventus. In semifinale, invece, tutte e due le squadre hanno dimostrato la loro forza – e di meritare la finale – battendo quelle che erano considerate le favorite: il Bayern Monaco ha superato il Barcellona con un risultato (complessivo) inaspettato, vincendo la partita in casa per 4 a 0 e quella di ritorno, in Spagna, per 3 a 0. Il Borussia, che partiva sfavorito, ha superato il Real Madrid vincendo per 4 a 1 la partita di andata, in casa (con 4 gol di Lewandowski), e perdendo per 2 a 0 in Spagna, con un risultato complessivo di 4 a 3.
Le coppe vinte
Il Bayern Monaco ha vinto la Champions League/Coppa dei Campioni per quattro volte, tre delle quali consecutivamente, dal 1974 al 1976. L’ultima l’ha vinta nel 2001, ai rigori, contro il Valencia. È arrivato in finale, in totale, nove volte. Delle cinque finali perse l’ultima, quella persa ai rigori contro il Chelsea nella passata stagione, giocata proprio a Monaco di Baviera, rimane forse quella più amara (anche se non va dimenticata quella persa negli ultimi minuti contro il Manchester United, nel 1998). Il Borussia Dortmund ha vinto una sola Champions League, nel 1997, nella partita giocata proprio a Monaco di Baviera contro la Juventus e vinta per 3 a 1. L’allenatore, all’epoca, era Ottmar Hitzfeld, che vinse poi la competizione anche con il Bayern Monaco, nel 2001 (uno dei pochi allenatori ad aver vinto due Champions League).
I precedenti
Le due squadre si sono affrontate in Champions League, in precedenza, soltanto in un’occasione: nel 1997-1998, nei quarti di finale. Vinse il Borussia Dortmund, che all’epoca era anche campione di Germania. In totale, invece, le due squadre si sono affrontate esattamente cento volte in gare ufficiali: il Bayern è in vantaggio, con 45 partite vinte, contro le 26 vinte dal Borussia, mentre i pareggi sono stati 29.
La stagione in Germania
Da anni le due squadre dominano in Bundesliga, il campionato di calcio tedesco. In questa stagione ha vinto il Bayern Monaco, arrivando davanti proprio al Borussia Dortmund, che aveva vinto le due edizioni precedenti. Il Bayern ha nettamente dominato il campionato, diventando matematicamente sicuro del titolo con sei giornate di anticipo (un record nella storia della Bundesliga) e arrivando a ventitré campionati vinti. Il Borussia Dortmund è stato staccato di 25 punti. All’inizio della stagione il Bayern aveva battuto il Borussia nella finale di Supercoppa tedesca, per 2 a 1 e poi, in Coppa di Germania, per 1 a 0. In campionato, invece, sia l’andata che il ritorno tra le due squadre sono finiti con il risultato di 1 a 1.
I due allenatori
In caso di vittoria, Jupp Heynckes – l’allenatore del Bayern Monaco – diventerà il diciannovesimo allenatore nella storia della Champions League/Coppa dei Campioni a vincere la competizione per due volte, dopo il successo del 1998 con il Real Madrid e il quarto, tra gli altri, a vincere la coppa con due squadre diverse. Heynckes, che a fine stagione sarà sostituito da Pep Guardiola, ha annunciato che rimarrà al Bayern come dirigente: è stato sicuramente uno dei più forti allenatori tedeschi degli ultimi anni, e sicuramente uno dei principali protagonisti nella costruzione di una squadra molto forte, finalista per due anni consecutivi in Champions League.
Per Jürgen Klopp si tratta invece della prima finale della carriera in una competizione europea. Da quando è arrivato al Borussia – nel 2008 – ha fatto un lavoro straordinario, costruendo una squadra forte e divertente: ha portato nuove idee e un metodo preciso, senza la necessità di grossi investimenti, puntando sui giovani del vivaio e cercando di pescare giocatori interessanti nel campionato polacco. Il suo primo successo, nel 2010, fu proprio contro il Bayern Monaco, nella Supercoppa di Germania.
I giocatori più attesi
I giocatori più attesi di questa sera sono sicuramente gli attaccanti, da una parte e dall’altra. Entrambe le squadre giocano con lo stesso modulo di gioco, il 4-2-3-1, anche se con dinamiche e schemi diversi. Il gioco del Borussia è molto concentrato sul proprio centravanti, il polacco Robert Lewandowski, che nella semifinale di andata contro il Real Madrid ha segnato quattro gol. Un attaccante completo e, pare, vicino a trasferirsi al Bayern Monaco nella prossima stagione. Oltre al centravanti, il gioco del Borussia si sviluppa anche sulle fasce laterali, dove giocano Blaszczykowski e il giovane tedesco Reus.
Nell’attacco del Bayern Monaco giocherà invece il croato Mario Mandžukić, una delle rivelazioni di questa stagione: oltre ad aver segnato 21 gol, è stato bravo a esaltare le qualità dei suoi compagni in attacco. Grazie alle sue sponde e al suo pressing, gli altri tre giocatori offensivi del Bayern, Thomas Müller, Franck Ribéry e Arjen Robben potranno sfruttare al meglio la loro velocità in contropiede.
Il trasferimento di Mario Götze
Mario Götze è uno dei giocatori più talentuosi della nazionale tedesca: un centrocampista offensivo bravo a fare gol e a far segnare gli altri. È stato uno dei principali protagonisti delle ultime stagioni del Borussia Dortmund, compiendo quest’anno un vero salto di qualità. Götze gioca con il Borussia da quando era bambino e la prossima stagione andrà a giocare proprio nel Bayern Monaco, che lo ha comprato per circa 37 milioni di euro, facendogli un contratto fino al 2016.
Questo trasferimento rappresenta bene la realtà del calcio tedesco e quella delle due squadre: in Germania, il Bayern domina anche grazie alla sua forza economica, mentre il Borussia negli ultimi anni ha continuato a vendere i suoi giocatori migliori (come Nuri Sahin e Shinji Kagawa), rimpiazzandoli con giovani promettenti. Questa sera però Götze non giocherà, a causa di un infortunio.
La finale del “fair play finanziario”
Da anni in Germania le società di calcio hanno avviato una politica di bilancio molto rigida, con lo scopo di ottenere un equilibrio finanziario e di ridurre i deficit. Il Bayern Monaco rappresenta una potenza economica nel calcio tedesco ed è la quarta società a livello europeo per introiti: al 30 giugno 2012 ha ottenuto ricavi per circa 370 milioni di euro e un utile (l’ottavo consecutivo) di 11 milioni. Il Borussia – dopo essere stato a rischio fallimento in diverse occasioni negli ultimi anni (con una quotazione in Borsa contrassegnata da molti alti e bassi) – è riuscito a risolvere i propri problemi grazie a una gestione basata su investimenti a medio-lungo termine: nel 2012 il Borussia ha avuto un fatturato di 199 milioni di euro e utili per 34 milioni.
È bene ricordare anche un precedente tra le due squadre, una forma di “fair play” basato piuttosto sulla solidarietà. Intorno la metà degli anni Duemila, la situazione dei conti del Borussia Dortmund era così grave – soprattutto a causa dell’andamento negativo in Borsa – che i dirigenti del Bayern Monaco decisero di versare per alcuni mesi una cifra intorno ai 2,3 milioni di euro, per permettere alla dirigenza del Borussia di onorare i contratti con i loro giocatori.
La finale di Wembley
Quella di questa sera sarà la settima finale a giocarsi nello stadio di Wembley di Londra: l’ultima è stata due anni fa, con la vittoria del Barcellona contro il Manchester United per 3 a 1. Le altre furono: nel 1963 Milan – Benfica (2-1), nel 1968 Manchester United – Benfica (4-1), nel 1971 Ajax – Panathinaikos (2-0), nel 1978 Liverpool – Brugge (1-0), nel 1992 Barcellona – Sampdoria (1-0). I responsabili dello stadio di Wembley hanno deciso – tra non poche proteste – che durante la finale di oggi le tifoserie delle due squadre non potranno mettere in scena le proprie coreografie: non vedremo quindi il famoso “muro giallo” del Borussia.
Foto: Alex Livesey/Getty Images
Foto: Alex Livesey/Getty Images