Borghezio si è sospeso dal gruppo al Parlamento Europeo

Roma, 22 mag. (LaPresse) – Raggiunge anche Bruxelles la polemica sulle parole di Mario Borghezio sul ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge. Il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz è intervenuto lunedì duramente sulla vicenda e lui oggi si è autosospeso dal gruppo Europa della libertà e della democrazia (Efd), di cui fa parte la Lega. “La Lega all’interno del gruppo difende la mia posizione”, spiega, ma i colleghi europei “mi hanno chiesto spiegazione delle mie parole”. Così ha recuperato il testo integrale dell’intervista a ‘La Zanzara’ e lo ha fatto tradurre per i colleghi e per Schulz, per fare chiarezza su ciò che aveva detto. Poi ha preso carta e penna e ha scritto allo stesso Schulz: “Sento il dovere di formulare – ha scritto – le mie scuse più convinte al ministro Kyenge, che si è sentita offesa dalle mie parole, che non ho difficoltà a ritirare soprattutto ove, al di là delle mie reali intenzioni, possano essere state recepite come offensive sia verso una persona ‘di colore’, sia verso una donna”.

Il testo integrale dell’intervista, però, non sembra poter smorzare le polemiche. La cittadinanza italiana, dice Borghezio, riferendosi al fatto che la Kyenge l’ha ottenuta, “viene data un pó alla cazzo”. “Devo dire – aggiunge, riferendosi al ministro – che ha l’espressione simpatica, mi sembra una brava casalinga, la vedrei molto bene come assistente sociale di un Comune di 500 abitanti”. Su Josefa Idem, ministro dello Sport, spiega di non aver da ridire, pur essendo anche lei di origine straniera, perché “certamente ho un pregiudizio favorevole verso i mitteleuropei, ah non c’é dubbio tedeschi e austriaci”. Gli africani, invece, “appartengono all’etnia e alla civiltà africana, bellissima civiltà molto diversa dalla nostra”. “Nel senso che non hanno prodotto grandi geni?”, chiedono i conduttori. “Questo – risponde – direi basta consultare l’enciclopedia di Topolino per saperlo, non occorre che lo dica io”. “No però Borghezio – incalzano – lei vuole dire sostanzialmente che chi ha la pelle scura, tendenzialmente chi é nato in Africa, ha delle cose che non lo fanno come dire non possono mai farlo diventare un genio?”. “Questo lo dice Gobineau, io sono il modesto Borghezio”. “Bhe ma lei é un seguace di Gobineau”. “É un pensiero… uno dei grandi esperti di etnologia, io sono un modesto operaio della politica capisce, peró se uno legge Gobineau si fa una cultura”.

Sulla dinamica della sospensione è diversa la versione di Articolo21, secondo cui l’europarlamentare è stato sospeso dal gruppo suo malgrado a seguito della petizione lanciata su Change.org proprio per chiedere le sue dimissioni. Secondo il direttore di Articolo21 Stefano Corradino, autore della petizione, “fonti assolutamente attendibili confermano che in una riunione di ieri del gruppo mentre Articolo21 incontrava il presidente Schulz e gli altri capigruppo per consegnare loro le 130mila firme raccolte, l’esponente britannico dell’Ukip, il maggior partito dell’Efd avrebbe chiesto con decisione l’espulsione di Borghezio dal gruppo. Ma per adesso si sarebbe deciso solo per la sospensione”.

“Un fatto molto importante – commenta Corradino – ed è ovviamente il risultato della nostra petizione e del dissenso corale espresso dai gruppi (socialisti e democratici, popolari, liberali, verdi, comunisti) che all’unisono hanno espresso vergogna per le dichiarazioni offensive dell’esponente del Carroccio ai danni del ministro dell’Integrazione Kyenge. Segno che anche una petizione on line può avere un effetto dirompente!”.

Pubblicato il 22 maggio 2013
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