Le foto della manifestazione contro l’omofobia a New York
Hanno partecipato in migliaia, al Village, dopo l'aggressione e l'omicidio di un omosessuale nel quartiere
Lunedì 20 maggio migliaia di persone hanno manifestato al Greenwich Village di New York, più noto semplicemente come il Village, uno dei quartieri simbolo del movimento a favore dei diritti dei gay, dopo che un uomo gay è stato ucciso venerdì scorso. Mark Carson, 32 anni, è morto dopo che un uomo gli ha sparato alla testa urlandogli insulti omofobi. Alla manifestazione ha partecipato anche Christine Quinn, candidata a sindaco della città per i democratici, che l’anno scorso si è sposata con la sua compagna proprio a New York.
Domenica il capo della polizia di New York, Ray Kelly, ha confermato che Carson è stato ucciso perché era gay, aggiungendo che non c’era stata da parte sua alcun tipo di provocazione nei confronti dell’aggressore. Il giorno successivo la polizia della città ha fatto sapere di voler rafforzare la presenza delle forze dell’ordine del quartiere in vista del “Gay Pride Month”, una serie di manifestazioni e iniziative che si terranno a giugno, organizzate dal movimento LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transgender).
Nelle ultime settimane diversi stati americani hanno legalizzato i matrimoni gay: ora sono 12 in tutti gli Stati Uniti. Nonostante a New York i matrimoni gay siano permessi dal 2011, alcuni hanno espresso preoccupazione per l’aumento degli episodi di violenza omofobica che si sono verificati in città negli ultimi mesi: dall’inizio del 2013 se ne sono contati 22, rispetto ai 13 dello stesso periodo nello scorso anno.