Yahoo vuole comprare Tumblr?

Lo dice il Wall Street Journal, solitamente bene informato, e sarebbe un investimento piuttosto costoso

Yahoo ha il problema di convincere più giovani tra i 18 e i 24 anni a utilizzare i propri servizi, e per farlo potrebbe acquisire Tumblr, il sistema usato da milioni di persone per gestire i loro “tumblelog”, piccoli blog usati di solito per la condivisione di contenuti trovati in giro online o per la pubblicazione di post molto corti ed essenziali, che a loro volta possono essere facilmente ricondivisi. Al momento la società non ha comunicato nulla di ufficiale su una possibile acquisizione, ma secondo il blog tecnologico AllThingsD del Wall Street Journal, nelle ultime settimane ci sarebbero stati contatti tra alcuni responsabili delle due società per discutere un possibile acquisto.

Il post su AllThingsD è di Peter Kafka e Kara Swisher, che ha molti contatti tra i responsabili di Yahoo dai quali in passato ha ottenuto informazioni affidabili sui progetti della società. L’interesse nei confronti di Tumblr è dato praticamente per certo, ma non è chiaro a che cosa potrebbe portare e con quali modalità. Yahoo potrebbe decidere di stringere un’alleanza in modo che il suo marchio rafforzi Tumblr e viceversa, oppure potrebbe decidere di acquistare direttamente la società, che esiste dal febbraio del 2007 e che continua a raccogliere un enorme successo online.

Tumblr nel corso degli anni ha raccolto una grande quantità di denaro, da parte dei fondi di investimento che finanziano le startup nella speranza di avere azioni di aziende che un giorno potrebbero avere il successo di Facebook o di Twitter. Fino a ora la società ha raccolto 125 milioni di dollari e ha raggiunto una valutazione intorno agli 800 milioni di dollari. Con la prossima serie di investimenti, Tumblr potrebbe raggiungere teoricamente una valutazione intorno al miliardo di dollari, a ulteriore conferma del proprio successo.

Marissa Mayer, amministratore delegato di Yahoo dal luglio del 2012, aveva già dimostrato un certo interesse per Tumblr quando lavorava come dirigente di Google. Ne aveva valutato e analizzato la crescita nei suoi primi anni di esistenza, come aveva anche fatto con Foursquare, altra società che in poco tempo ha ricevuto investimenti e valutazioni crescenti sul proprio valore. Stando alle fonti di AllThingsD, da quando si trova a Yahoo, Mayer avrebbe incontrato più volte i principali dirigenti di Tumblr, compreso il suo amministratore delegato David Karp, che ha 26 anni e risorse intorno ai 200 milioni di dollari.

Fatta eccezione per l’acquisizione di DailyMotion, operazione naufragata in parte a causa dell’ostilità del governo francese, fino a ora Mayer ha comunque dimostrato di essere più che altro interessata all’acquisizione di piccole startup molto promettenti e non di realtà che esistono da più tempo online e che hanno raggiunto una certa solidità. Per comprare Tumblr o avviare una collaborazione commerciale sarebbero necessarie quantità di denaro molto più grandi di quelle spese fino a ora, che comunque Yahoo ha a disposizione.

Stando ai dati forniti da Kafka e Swisher, Tumblr ha avuto nel solo mese di aprile circa 117 milioni di visitatori. La società dice di avere quasi 108 milioni di blog fino a ora avviati, che complessivamente hanno prodotto 50,6 miliardi di nuovi post. Il problema, come spesso avviene per questo tipo di startup, è che Tumblr non ha ancora trovato una soluzione ideale per fare rendere economicamente un simile traffico. Sta sperimentando da tempo un sistema che consenta a chi vuole fare pubblicità di pubblicare annunci ogni certo numero di aggiornamenti dai blog visibili sulla propria homepage, come fanno già Facebook con i messaggi di stato degli amici e Twitter con i messaggi che compaiono nella timeline dei propri iscritti, ma i suoi responsabili non sono ancora riusciti a ottenere una soluzione ottimale.

Stando ai dati forniti da Tumblr a Forbes, il sistema della pubblicità ha iniziato a dare qualche risultato tangibile nello scorso anno. Tumblr ha prodotto ricavi per 13 milioni di dollari e, secondo i suoi calcoli, quest’anno potrebbe avvicinarsi ai 100 milioni di dollari. Diversi analisti concordano, ricordando che il sito ha continuato a crescere dal punto di vista pubblicitario anche nei primi mesi di quest’anno.

A causa di scelte aziendali poco efficaci o all’applicazione in ritardo di soluzioni per rinnovarsi, da anni Yahoo fatica a mantenere il passo con le altre grandi società che forniscono servizi online dalla ricerca alle caselle di posta elettronica. Dopo diversi cambi di manager ed enormi tagli al personale, la società si è affidata a Marissa Mayer per cercare di rilanciarsi, puntando soprattutto su un numero ristretto e preciso di servizi che raccolgono decine di milioni di iscritti. Tumblr potrebbe consentire alla società di estendere la propria presenza online, e di sfruttare meglio il proprio sistema per la pubblicazione di annunci pubblicitari online. È bene comunque ricordare che AllThingsD ha raccolto voci da fonti attendibili all’interno della società, ma in assenza di dichiarazioni e piani ufficiali da parte della stessa Yahoo.