Le foto di 9,5 tonnellate di hashish bruciate in Marocco
La dogana ha sequestrato circa 9,5 tonnellate di resina di cannabis diretta in Europa
Mercoledì le agenzie di stampa hanno diffuso le foto di 9,5 tonnellate di resina di cannabis bruciate dalle autorità doganali marocchine lo scorso nove maggio, in periferia di Casablanca. La resina – dalla quale si ottiene l’hashish – era stata sequestrata in due diverse occasioni lo scorso anno nel porto di Casablanca, ed è stata bruciata in presenza di ufficiali del governo, poliziotti, e della gendarmeria reale.
Il primo sequestro è avvenuto a giugno durante l’ispezione di un camion diretto in Belgio: le autorità trovarono 5,7 tonnellate di resina di cannabis, suddivisa in pacchi da 10 chili e nascosta in centinaia di scatole. La seconda operazione risale a luglio, quando vennero sequestrate 3,78 tonnellate di resina di cannabis in un camion diretto da Fez, in Marocco, alla città portuale belga di Antwerp.
La resina di cannabis viene utilizzata per produrre hashish, di cui il Marocco è tra i principali produttori al mondo e il maggior produttore dell’hashish consumato in Europa. L’hashish viene solitamente esportato in Europa attraverso la Spagna: a fine aprile la polizia spagnola ha trovato 32 tonnellate di droga in un camion proveniente dal Marocco che trasportava meloni. Lunedì scorso la polizia spagnola ha sequestrato 52 tonnellate di hashish trovate in un magazzino industriale a Cordoba: si tratta del più grande sequestro di droga mai fatto in Spagna.