Il sabato di gloria del Wigan
La squadra di una cittadina inglese quasi retrocessa e che non aveva mai vinto niente ha battuto il Manchester City nella finale della Coppa d'Inghilterra
di Ludovico Manzoni
Sabato 11 maggio la squadra di calcio inglese del Wigan ha battuto in finale il Manchester City e ha vinto l’FA Cup – la coppa nazionale di calcio inglese, FA sta per “Football Association” – qualificandosi così per la prossima Europa League. La FA Cup, istituita nel 1872, è la più antica competizione calcistica tuttora disputata.
La notizia è che il Wigan Athletic Football Club è la piccola squadra di una città di 82.000 abitanti – a una ventina di chilometri da Manchester – che contemporaneamente a questa storica vittoria sta per retrocedere dalla Premier League, la prima divisione del calcio inglese, salvo quasi miracoli. Wigan in campo sportivo ha lo straordinario primato della squadra di rugby che ha vinto più titoli nella storia del rugby inglese, ma nel calcio nessun titolo paragonabile a quello ottenuto sabato contro una delle squadre più forti e famose del campionato inglese di questi anni. Il Wigan, nato nel 1932, per decenni è stato un club dilettantistico militando a lungo tra la settima e l’ottava divisione: nel 1978 è entrato per la prima volta nel calcio professionistico raggiungendo la quarta divisione.
La novità decisiva nella storia del club è stata nel 1995 l’acquisizione da parte del milionario David Whelan, imprenditore ed ex calciatore inglese, molto attivo nell’ambito sportivo. Nel 2005 il Wigan è stato promosso in Premier League. In questi giorni il Wigan è terzultimo in campionato a due giornate dalla fine: ciò nonostante è riuscito a battere il Manchester City, la squadra di proprietà dello sceicco Mansur bin Zayd Al Nahyan, una delle più ricche ed importanti società di calcio inglesi, vincitrice dello scorso campionato, che spende in stipendi più di 200 milioni di sterline ed è allenata da Roberto Mancini: nello scorso mercato estivo ha speso circa 60 milioni di sterline. Ma quest’anno – benché secondo in classifica – è stato superato di gran lunga dalla squadra concittadina del Manchester United, già matematicamente vincitore della Premier League, ed eliminato dalla Champions League ancora nel girone. E con la sconfitta di sabato, le ipotesi sulla sostituzione di Mancini sono diventate ancora più robuste.
Il Wigan invece è una delle più piccole e meno prestigiose squadre della Premier League: spende meno di 35 milioni di sterline per gli stipendi, è il club con più giocatori stranieri, è allenato dal trentanovenne spagnolo Roberto Martinez, ex calciatore e simbolo del club. Quello appena vinto è il primo trofeo della sua storia. Il Wigan ha vinto la finale – giocata tradizionalmente allo stadio di Wembley – meritatamente per 1 a 0 con un gol di Ben Watson al novantunesimo minuto – è stata notata la nemesi del Manchester City, che l’anno passato aveva vinto il campionato a tempo scaduto – e all’ammirata prestazione del giovane attaccante McManaman, eletto migliore in campo: ma il Wigan ha giocato un’ottima partita mettendo in difficoltà il City e colpendo una traversa su punizione.
Martedì 14 – la partita è stata posticipata per via della finale – il Wigan giocherà a Londra in casa dell’Arsenal (quinto in classifica e squadra assai titolata, in ballo per qualificarsi alla Champions League) con quattro punti da recuperare in tre giornate per evitare la retrocessione: situazione molto difficile.