La nuova maglia della Juventus
Senza stelle e senza scritte sul contestato numero degli scudetti vinti
Nella prossima stagione la maglia della Juventus non avrà sopra né le stelle dorate né alcune scritta sul numero di scudetti vinti dalla squadra. La questione aveva fatto molto discutere nella scorsa stagione, e anche alla fine dell’attuale: la Juventus infatti ha vinto ufficialmente 31 scudetti, ma due le sono stati revocati dalla giustizia sportiva a seguito del cosiddetto scandalo “Calciopoli”. Per questa ragione l’anno scorso la società – che non riconosce quella decisione – aveva deciso di conteggiare anche i due scudetti revocati, con i quali la Juventus sarebbe arrivata a trenta: aveva deciso quindi di eliminare le due stelle dalla maglia e porre invece la scritta “30 sul campo”. Le maglie in vendita per i tifosi invece avevano sopra tre stelle. Le immagini sono state diffuse dal sito PassioneMaglie.
Tradizionalmente, ogni stella posta sulla maglia delle squadre di calcio italiane rappresenta 10 scudetti. Solo tre squadre in Italia in questo momento hanno delle stelle sulle loro maglie: oltre alla Juventus, l’Inter ne ha una (18 scudetti), il Milan ne ha una (18 scudetti). Le norme che regolano le divise delle squadre di Serie A non citano la parola “stella” e la relativa tradizione, quindi teoricamente ogni squadra sarebbe libera di regolarsi come vuole. Tuttavia, l’articolo 1 comma 2 del regolamento della Lega Serie A sulle maglie dice che “tutto ciò che non è esplicitamente consentito dal presente regolamento deve intendersi come espressamente vietato”. Questo perché la Lega controlla minuziosamente tutte le divise da gioco delle squadre prima che il campionato inizi, anche per quanto riguarda la grandezza degli sponsor ed eventuali slogan politici (che sono vietati). La tradizione della stella sulla maglia è stata introdotta proprio da uno juventino, Umberto Agnelli, quando nel 1958 la Juventus vinse il suo decimo scudetto. Da quel momento in poi la tradizione è stata adottata senza entrare mai ufficialmente nel regolamento della Lega, anche se è servito sempre il suo tacito consenso per cucire le stelle sulle maglie.