L’incidente mortale alla Coppa America
Il campione olimpico Andrew "Bart" Simpson è rimasto intrappolato sotto il catamarano della sua squadra a San Francisco
Nel pomeriggio di giovedì 9 maggio a San Francisco (in Italia era notte), il catamarano del team svedese Artemis si è rovesciato in mare durante una delle prove della 34esima edizione della Coppa America. Nell’incidente è morto il marinaio britannico Andrew “Bart” Simpson, due volte medaglia olimpica, mentre un altro marinaio è rimasto ferito. A bordo del catamarano c’erano complessivamente 11 persone. Simpson è rimasto bloccato sotto l’imbarcazione quando si è ribaltata, è stato recuperato dopo qualche minuto privo di conoscenza e i diversi tentativi di rianimarlo non sono andati a buon fine.
Simpson era nato il 17 dicembre del 1976 a Chertsey, nel Regno Unito. Nel 2008 aveva vinto l’oro alle Olimpiadi di Pechino come membro della squadra con lo skipper Iain Percy nelle gare di vela classe Star. Alle Olimpiadi di Londra dello scorso anno aveva vinto l’argento, sempre gareggiando con Percy nelle competizioni di vela. Nel 2009 era stato insignito dell’Ordine dell’Impero Britannico, tra le più importanti onorificenze riconosciute dal Regno Unito.
Il team Artemis ha confermato sul proprio sito la morte di Simpson con un breve comunicato. Durante la conferenza stampa seguita all’incidente il responsabile di Artemis, il grande velista statunitense Paul Cayard, ha parlato di un “giorno tragico” per il suo equipaggio. Cayard si è impegnato a rivedere i sistemi di sicurezza per i marinai che lavorano sul catamarano.
Simpson è il secondo marinaio a essere morto durante una sessione di prove della Coppa America, almeno nella sua versione più recente (il trofeo è del 1851, ed è considerato il più antico al mondo). Nel 1999 il marinaio Martin Wizner del team Spanish Challenge morì quando fu colpito alla testa da una parte dell’imbarcazione che si era rotta, durante la navigazione.