20 video di Michel Gondry
Raccolti per i cinquant'anni del regista che ha girato decine di formidabili videoclip ed è stato vittima di una delle peggiori traduzioni di titoli della storia, tra le altre cose
A fronte del mondo onirico, colorato e fanciullesco che è riuscito a creare coi suoi lavori, dai primi videoclip musicali, passando per gli spot televisivi fino a film di gran successo più recenti, sembra quasi impossibile credere che Michel Gondry abbia cinquant’anni. Invece sì: l’uomo che risolve il cubo di Rubik coi piedi (o col naso, più o meno) è nato a Versailles, in Francia, l’8 maggio del 1963.
Un primo passo per capire Michel Gondry e i suoi lavori può essere raccontare che sua madre era una pianista, suo padre un programmatore di computer appassionato di pittura e di musica, suo nonno, Constant Martin, un inventore (era proprietario di molti brevetti in chimica ed elettronica e aveva inventato nel 1949 il Clavioline, una sorta di sintetizzatore primitivo utilizzato in alcuni brani dei Beatles, tra cui questo).
Tutti questi input sono stati di ispirazione a Gondry nelle cose che ha fatto. C’è la musica: Gondry suona la batteria e ha realizzato alcuni dei videoclip musicali più belli e influenti della storia recente, da quelli formidabili per Bjork, al video palindromo di Sugar Water dei Cibo Matto, al capolavoro dei Daft Punk Around the World. C’è la fascinazione per le invenzioni, con la sua serie infinita di trucchetti cinematografici, illusioni ottiche e scenografie plastiche, realizzate sempre artigianalmente; e poi ci sono le ossessioni per le mani, per i colori, per la ciclicità dei ricordi, e l’importanza dei sogni, che sono i temi che ricorrono sempre nei suoi video e anche nei suoi film: da Human Nature, il primo lungometraggio grottesco e surreale, a Se mi lasci ti cancello (fa sempre male doverlo scrivere in italiano: il titolo originale era Eternal Sunshine of the Spotless Mind), da L’Arte del Sogno, un film sui sogni che è anche un film sul cinema e sull’arte della rappresentazione, così come Be Kind Rewind (Gli acchiappafilm), in cui i due protagonisti si trovavano a dover rigirare alcuni classici del cinema americano creandone delle versioni amatoriali “maroccate”. Nell’ultimo film, invece, ritorna l’amore per la musica: il film si chiama infatti Mood Indigo, omaggio a un famoso pezzo di Duke Ellington.
Una raccolta di spot di Michel Gondry
La Lettre (cortometraggio, 1998)
One day… (cortometraggio, 2001)
Videoclip musicali
Les Cailloux – Oui Oui (1989)
Human Behaviour – Bjork (1993)
Protection – Massive Attack (1995)
Like a Rolling Stone – Rolling Stones (1995)
Sugar Water – Cibo Matto (1996)
Around the World – Daft Punk (1997)
Joga – Bjork (1997)
Everlong – Foo Fighters (1997)
Bachelorette – Bjork (1997)
Let Forever Be – The Chemical Brothers (1999)
Mad World – Michael Andrews e Gary Jules (2001)
Knives Out – Radiohead (2001)
Fell in Love with a Girl – The White Stripes (2002)
A l’envers à l’endroit – Noir Désir (2002)
Come Into My World – Kylie Minogue (2002)
The Hardest Button to Button – The White Stripes (2003)
Cellphone’s Dead – Beck (2006)