Il record del Castel Rigone
Con 410 abitanti, è diventato il più piccolo paese italiano ad avere una squadra nel calcio professionistico
di Massimiliano Cocchi – @M_Cocchi
Castel Rigone, frazione di 406 abitanti del comune di Passignano sul Trasimeno in provincia di Perugia, è appena diventato il paese italiano più piccolo con una squadra nel calcio professionistico. L’AS Castel Rigone ha vinto domenica il girone E della Serie D, massima categoria del calcio dilettantistico, e l’anno prossimo giocherà in Lega Pro Seconda Divisione (la vecchia Serie C2). La matematica certezza della promozione è arrivata all’ultima giornata di campionato, sul campo dello Scandicci.
Il Castel Rigone è la squadra di Brunello Cucinelli, imprenditore nel campo dell’abbigliamento in cashmere, appassionato di sport e soprattutto di calcio. Cucinelli ha acquistato nel 1998 la squadra di calcio del paese dove è nato. In quindici anni l’ha portata dalla Terza Categoria (la sesta serie dei dilettanti, cioè la categoria più bassa) alla Lega Pro, ovvero nel calcio professionistico.
Cucinelli ha sostenuto a una TV locale di aver incoraggiato i giocatori prima della partita, sul pullman che portava la sua squadra allo stadio. citando l’imperatore romano Marco Aurelio: «Miei stimati signori, oggi Roma ha bisogno di voi».
Cucinelli si occupa personalmente della squadra: ha eliminato le classiche tute e ha disegnato personalmente le divise, e impone alla squadra una serie di regole di correttezza. Dopo una partita giocata in trasferta, il Castel Rigone lascia il campo dell’altra squadra solo dopo aver sistemato gli spogliatoi. Nella squadra nessuno ha mai subito una multa per essere arrivato tardi all’allenamento.
Anche lo stadio assomiglia alle attenzioni estetiche del presidente: ha una tribuna rivestita completamente in legno, può contenere solo trecento persone, ma Cucinelli vorrebbe continuare a giocarci anche fra i professionisti. «Pochi giorni fa c’è stato il sopralluogo dei tecnici della Lega Calcio se tutto andrà come deve il “San Bartolomeo” continuerà ad essere il nostro campo. Il mio sogno è uno stadio senza barriere, vorrei un calcio a misura d’uomo con partite il sabato pomeriggio, in modo che le famiglie la domenica possano stare insieme». Nel 2009 il Castel Rigone aveva ottenuto la promozione in Serie D, in pratica la Serie A dei dilettanti, e già si raccontava la storia della squadra come un miracolo sportivo.
Poi, nonostante i copiosi investimenti, i successi si erano interrotti. Cucinelli è stato capace di esonerare un allenatore – Federico Giunti, ex calciatore del Milan, che aveva ottenuto 17 risultati utili e una sola sconfitta – solo perché non aveva sposato la sua “filosofia”, ma alla fine ha avuto ragione affidando la squadra a Luca Quarta, suo collaboratore.
Foto: ASCastelRigone.com