Umberto Ambrosoli su Giulio Andreotti
Umberto Ambrosoli, consigliere regionale in Lombardia, ha lasciato l’aula del Consiglio durante il minuto di silenzio in ricordo di Giulio Andreotti, morto ieri a 94 anni. Ambrosoli ha motivato così, dopo, la sua decisione:
«Non è il caso di fare polemica, è comprensibile che in occasione della morte di una persona che ha ricoperto ruoli di primo piano le istituzioni lo commemorino, ma le istituzioni sono fatte di persone ed è legittimo che ognuno faccia i conti con il significato che alla storia di ciascuna persona si vuole dare. Ci sono lati oscuri della sua vita, verso i quali ciascuno ha sensibilità diverse, questi elementi contano anche nel momento del ricordo che deve essere senza polemiche, né contrasti»
Il padre di Umberto Ambrosoli, Giorgio Ambrosoli, fu un importante avvocato italiano, ucciso nel 1979 su incarico di Michele Sindona mentre era commissario liquidatore della Banca Privata Italiana. Andreotti è stato più volte accostato a Sindona nel corso della sua carriera politica, e dell’avvocato Ambrosoli disse che «se l’andava cercando» (poi si scusò, e disse di essere stato frainteso).