Letta ha la fiducia del Senato
Il governo l'ha ottenuta con 233 voti a favore, 59 contrari e 18 astenuti
Con il voto di fiducia al Senato, seguito a quello della Camera di lunedì 29 aprile, il governo Letta ha dimostrato di avere la maggioranza parlamentare necessaria per governare. Questa sera il presidente del Consiglio, Enrico Letta, sarà a Berlino per incontrare il cancelliere tedesco Angela Merkel. Nei giorni seguenti si recherà a Bruxelles per incontrare alcuni rappresentanti delle istituzioni europee, e successivamente andrà a Parigi per incontrare il presidente francese François Hollande.
14:10 – Presenti 311, votanti 310, sì 233, no 59, astenuti 18, maggioranza 156. Il Senato dà la fiducia.
13:58 – È in corso la seconda chiama, poi sarà annunciato l’esito della votazione.
13:08 – Le dichiarazioni di voto sono concluse, e inizia quindi la votazione. Si procede con voto nominale, quindi sarà necessaria circa un’ora per consentire a tutti i senatori di votare.
13:03 – Zanda: il governo nasce dalla necessità di salvare l’Italia da una crisi feroce.
12:57 – Ora interviene Luigi Zanda del PD.
12:54 – Schifani loda in più passaggi Silvio Berlusconi, “un leader con la lungimiranza propria di un uomo di stato” che antepone la cultura del bene comune a quella dell’odio.
12:53 – Schifani: serve un fisco più rigoroso, ma più umano; saremo con il suo governo tutte le volte che si batterà per un’Europa dei popoli, della solidarietà e della difesa degli stati più poveri.
12:49 – Per il PdL parla Renato Schifani, ex presidente del Senato.
12:47 – Crimi: la Convenzione delegittima il Parlamento.
12:46 – Crimi conferma che il M5S non darà la fiducia al governo, ma che comunque valuterà caso per caso i provvedimenti.
12:44 – L’intervento di Crimi è tutto orientato alla critica, non ci sono proposte.
12:38 – Vito Crimi del Movimento 5 Stelle inizia il suo intervento contestando le modalità con cui si sta eseguendo il dibattito e la procedura di fiducia al governo, ritenute non conformi al regolamento parlamentare.
12:32 – È il turno di Andrea Olivero di Scelta Civica per l’Italia, che “con grande convinzione” voterà sì al governo di Enrico Letta.
12:26 – Bitonci conferma che la Lega Nord non voterà la fiducia al governo Letta. Si asterrà, cosa che al Senato vale voto contro.
12:24 – Bitonci: quella dell’IMU sarà una sospensione a giugno o sarà una sua definitiva cancellazione?
12:22 – Come aveva già fatto alla Camera, la Lega tramite Bitonci critica Letta per non avere fatto riferimento nel proprio discorso programmatico ai temi dell’immigrazione, né per avere smentito le voci su una possibile revisione della cosiddetta legge Bossi-Fini.
12:21 – Interviene Massimo Bitonci, senatore della Lega Nord, ricordando che da settimane il suo partito chiedeva la formazione di un governo politico e non tecnico.
12:11 – Karl Zeller di Per le Autonomie – PSI dice che il suo gruppo voterà si alla fiducia.
12:08 – Le foto migliori dall’aula del Senato, man mano che arrivano come quella qui sotto, le trovate qui.
12:04 – Mario Ferrara presidente del gruppo Grandi Autonomie e Libertà conferma che voterà la fiducia al governo.
11:56 – De Petris: “Non possiamo arrenderci al trasformismo… La sinistra non può passare sopra i propri principi e la propria natura”.
11:55 – Loredana De Petris (SEL) conferma che il suo partito voterà contro la fiducia, ma farà opposizione costruttiva.
11:53 – Letta ha concluso ricordando che “avrei voluto anch’io essere oggi in un governo diverso, ma dobbiamo fare i conti con la realtà”.
11:49 – Letta: dobbiamo essere consapevoli e orgogliosi delle nostre identità, ma non dobbiamo averne timore, perché di fronte alle politiche è possibile trovare posizioni comuni.
11:47 – Letta risponde punto per punto alle osservazioni emerse nelle prime due ore del dibattito in aula, spiegando cosa condivide e si potrà fare e cosa no.
11:45 – Letta parla molto di Europa e della necessità di riformare il funzionamento dell’Unione, per rendere l’UE più rilevante ed efficiente.
11:43 – Angelino Alfano, ministro dell’Interno e segretario politico del PdL, segue il discorso di Letta, annuendo e tenendo d’occhio i suoi senatori nell’emiciclo.
11:39 – Letta: la scadenza dei 18 mesi per la Convenzione è dovuta alla necessità di dare adempimenti certi.
11:36 – Letta: il discorso di ieri è la base per questo governo e la stessa lista dei ministri fa parte del programma.
11:33 – Letta dice che il governo è stato caricato di “aspettative eccessive”, che è un progetto molto fragile e difficoltoso nato in un momento di emergenza.
11:30 – Enrico Letta ha iniziato la sua replica, che potete seguire in diretta streaming qui.
11:20 – Al Senato si è quasi conclusa la discussione generale. Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, farà la sua replica e successivamente ci saranno le dichiarazioni di voto.
11:05 – Beppe Grillo sul suo blog si occupa del senatore Marino Mastrangeli, accusato di avere violato una delle regole del comportamento del M5S partecipando a diversi talk show televisivi, e ne chiede l’espulsione con voto online.
Il cittadino Marino Mastrangeli ha violato numerose volte la regola “Evitare la partecipazione ai talk show televisivi” senza sentire alcun coordinarmento con i gruppi parlamentari e danneggiando così l’immagine del M5S con valutazioni del tutto personali.
Per questo i gruppi parlamentari riuniti del Movimento 5 Stelle Camera e Senato hanno deliberato a maggioranza, ai sensi del Codice di Comportamento di proporre l’espulsione dal gruppo parlamentare del Senato di Marino Mastrangeli per palese violazione delle norme di comportamento sottoscritte dallo stesso prima della sua candidatura. In particolare Marino Mastrangeli ha ripetutamente partecipato a numerosi talk show, benché l’intero gruppo lo avesse più volte invitato a desistere, anche in contemporanea allo svolgimento dei lavori del gruppo.
10:59 – Lucrezia Ricchiuti (PD), intanto, ha confermato che non darà la propria fiducia al governo Letta. Ieri aveva fatto altrettanto un altro parlamentare del PD, Pippo Civati, che ha spiegato sul suo blog le motivazioni per cui non ha partecipato al voto di fiducia.
10:57 – Grasso fa una eccezione e lascia parlare Colombo oltre il tempo: era convinto di avere dieci minuti a disposizione per parlare e non tre.
10:53 – Inizia il suo intervento Emilio Colombo, baldo senatore di 93 anni e dalla lunga carriera parlamentare.
10:45 – Intanto il senatore Altero Matteoli (PdL), ha chiesto a Letta chiarimenti sulla questione della sospensione del pagamento dell’IMU. Oggi il ministro Franceschini ha infatti spiegato che “l’IMU non sarà tolta, ma ci sarà una proroga della rata di giugno”. Il PdL vuole la rimozione dell’imposta.
10:37 – Inizia il suo intervento Peppe De Cristofaro, di Sinistra Ecologia Libertà, che non voterà la fiducia al governo Letta. Come annunciato ieri alla Camera, SEL farà opposizione costruttiva.
10:35 – Alessandra Mussolini (PdL) dice che darà la fiducia con convinzione, perché è “finita l’era glaciale” ed è “esplosa la pace”.
10:32 – Barbara Lezzi del Movimento 5 Stelle conferma che i provvedimenti del governo Letta saranno valutati di volta in volta, per eventuali voti favorevoli, ferma restando l’opposizione di base al nuovo governo.
10:28 – La Lega Nord conferma che si asterrà anche al Senato, dove però un’astensione vale voto contrario (a differenza della Camera). L’idea è dare un segnale politico, interlocutorio, ha spiegato Massimo Bitonci, capogruppo della Lega al Senato.
10:21 – Corradino Mineo (PD), ex direttore di RaiNews, è molto critico nei confronti del nuovo governo, della mancanza di riferimenti al conflitto di interessi nel suo discorso programmatico. Non resta nei tempi e viene ammutolito da Grasso.
10:16 – Parla Franco Carraro, senatore del PdL e già sindaco di Roma negli anni Ottanta, tre volte ministro e capo della FIGC.
9:57 – In un’ora di lavori nessun senatore del M5S è riuscito a concludere nei tempi il suo intervento (peraltro sempre scritto su un foglio e preparato in anticipo).
9:52 – Annamaria Parente, senatrice del PD, inizia il suo intervento parlando della strage di Dacca, nel Bangladesh, nella quale sono morte quasi 400 persone.
9:43 – Qui potete seguire la diretta streaming dal Senato, se siete appassionati del genere.
9:42 – Grasso è intransigente sui tempi, Fabrizio Bocchino del M5S ha letto alla velocità della luce per stare nei suoi due minuti. Ma niente da fare, non ce l’ha fatta.
9:40 – Scilipoti suggerisce il sistema del “recall” utilizzato in altri Parlamenti del mondo, e che consente tramite il voto popolare di rimuovere dal loro incarico gli eletti.
9:35 – Inizia l’intervento di Domenico Scilipoti del PdL, che dà il suo “personale consenso” al nuovo governo.
9:30 – Durante il suo discorso, Luigi D’Ambrosio Lettieri (PdL), ha fatto confusione e ha parlato di “Martina Colombari” invece di “Martina Giangrande”, la figlia del carabiniere rimasto ferito domenica 28 aprile nella sparatoria davanti a palazzo Chigi. Si è scusato, ma in aula in molti hanno ridacchiato e rumoreggiato per lo sbaglio.
9:28 – Intanto, il ministro per i rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, ha annunciato che entro domenica prossima saranno nominati i sottosegretari del governo.
9:25 – Grasso è molto fiscale sugli orari e chiude il microfono alla fine dei minuti dati a disposizione dei singoli senatori. I tempi del resto sono stretti per arrivare alla votazione.
9:21 – Il dibattito inizia con l’intervento del senatore Carlo Martelli del Movimento 5 Stelle, che non voterà la fiducia al governo Letta.
9:17 – Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha aperto la seduta.
9:12 – La seduta in Senato sta per iniziare.
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Oggi il Senato si riunirà a partire dalle 9 per discutere le comunicazioni del presidente del Consiglio, Enrico Letta, rese ieri alla Camera per chiedere la fiducia del Parlamento al proprio governo. Terminato il dibattito in aula, Letta farà la propria replica e successivamente ci saranno le dichiarazioni di voto dei singoli gruppi parlamentari. Intorno alle 13 inizierà la prima chiama per la votazione nominale, ultimo passaggio per rendere pienamente operativo il nuovo governo, che ha giurato al palazzo del Quirinale domenica 28 aprile.
Lunedì 29 aprile Letta ha pronunciato alla Camera il proprio discorso programmatico, annunciando una serie di provvedimenti su cui intende concentrare il lavoro del proprio governo, formato da esponenti del Partito Democratico, del Popolo della Libertà e di Scelta Civica. Il presidente del Consiglio ha annunciato di volere sospendere il pagamento della rata di giugno dell’IMU, l’imposta sulla casa, come più volte richiesto dal PdL, che vincola la propria permanenza nella maggioranza alla possibilità di abolirla o di rivederne sensibilmente i meccanismi.
Tra i provvedimenti che intende portare avanti il governo ci sono anche la sospensione degli aumenti dell’IVA, che sarebbero dovuti partire nell’estate, e un piano per rivedere il sistema del finanziamento pubblico ai partiti. I ministri parlamentari del governo, ha detto Letta, rinunceranno al loro stipendio da ministro, che di solito si aggiunge a quello già percepito da deputato o senatore.
Letta ha anche annunciato una serie di provvedimenti per dare nuovo stimolo all’occupazione e rilanciare l’economia, e una serie di misure per riformare la politica e le istituzioni. Ha annunciato la nascita di una Convenzione, un organismo aperto anche a persone esterne al Parlamento che si occupi di identificare e di portare avanti le riforme istituzionali, assistendo Camera e Senato nel lavoro di revisione di alcuni passaggi della Costituzione. La Convenzione si dovrebbe occupare della fine del bicameralismo perfetto, con un Senato delle regioni, della revisione del sistema dei partiti e del loro finanziamento, della riduzione del numero dei parlamentari. Avrà 18 mesi di tempo, poi Letta valuterà i risultati raggiunti e deciderà se sia il caso o meno di proseguire l’esperienza di governo.
Durante il proprio intervento alla Camera, Letta ha anche confermato che il suo sarà un governo “europeo ed europeista”, e che porterà alle istituzioni dell’Unione proposte e richieste per riformare il loro funzionamento. Tra martedì 30 aprile e mercoledì 1 maggio, il presidente del Consiglio incontrerà a Berlino il cancelliere tedesco Angela Merkel, il presidente del Consiglio europeo Van Rompuy a Bruxelles e il presidente francese François Hollande a Parigi.
Il discorso di Letta è stato accolto positivamente dai principali partiti che avevano già annunciato il loro sostegno al governo. Le critiche sono arrivate principalmente dal Movimento 5 Stelle e da Sinistra Ecologia Libertà, che hanno annunciato una opposizione ferma, ma costruttiva, al nuovo governo. La Lega Nord si è invece astenuta. Alla Camera il governo Letta ha ottenuto 453 voti a favore e 153 contrari.