Tutti al Quirinale
Nei due mesi esatti trascorsi dalle elezioni politiche, il protagonismo della presidenza della Repubblica è stato un fenomeno anche fotografico
Due mesi fa esatti, il 26 febbraio 2013, cercavamo con fatica di orientarci tra i risultati elettorali più incerti della storia recente del paese. Due mesi dopo un governo ancora non c’è, anche se ormai dovrebbe essere questione di poco: l’acrobatica, drammatica e storica rielezione di Giorgio Napolitano alla presidenza della Repubblica ha sbloccato la situazione e posto di fatto le basi per un’alleanza tra due delle forze che alle elezioni avevano ottenuto più o meno un terzo ciascuno dei voti.
Le principali agenzie di stampa italiane oggi hanno raccolto dallo staff di Enrico Letta la notizia, non confermata, per cui il presidente del Consiglio incaricato avrebbe intenzione di sciogliere la riserva domani, sabato, giurare, presentare il governo e presentarsi lunedì alla Camera dei Deputati per chiedere la fiducia. In ogni caso siamo rimasti due mesi senza un governo, e il sistema istituzionale italiano è costruito perché all’assenza del governo corrisponda un allargamento e un rafforzamento dei poteri del presidente della Repubblica. Altro tema di cui si è molto discusso, anche perché quello stesso capo dello Stato – che già era stato determinante nella risoluzione di un’altra crisi politica, quella da cui nacque il governo Monti – è stato addirittura rieletto, per la prima volta nella storia della Repubblica italiana.
Una situazione evidente anche dal punto di vista fotografico, se si scorrono gli archivi degli ultimi due mesi delle sezioni politiche delle agenzie. Di norma l’attualità politica avviene attorno a quattro luoghi: il Parlamento, la televisione, le sedi di partito, le piazze. In questi due mesi, invece, molti dei principali fatti politici sono avvenuti al Quirinale: da lì sono passati tutti, molti anche più di una volta.