Le foto del palazzo crollato a Dacca
E gli aggiornamenti: le persone morte ora sono 200, soprattutto donne
Sono 200, soprattutto donne, le persone che sono morte nel crollo di un edificio di otto piani avvenuto ieri mattina nella zona di Savar, nei pressi di Dacca, la capitale del Bangladesh. Secondo il capo del distretto di polizia della città, Habibur Rahman, «il bilancio delle vittime potrebbe salire poiché sono in molti ad essere ancora intrappolati tra le macerie». I feriti sono per ora più di mille.
Nel palazzo si trovavano cinque laboratori di tessuti e accessori e un centro commerciale con diversi altri negozi. Le cause del crollo non sono ancora chiare: le autorità hanno spiegato come il giorno prima del crollo fossero state rilevate una serie di crepe nella struttura e fosse stato chiesto ai proprietari delle fabbriche di tenere chiuso. I proprietari dei negozi non avevano però seguito l’indicazione, dopo che il proprietario del palazzo aveva loro assicurato che non c’era alcun pericolo. Mercoledì nell’edificio si trovavano 3.122 lavoratori. Il capo della polizia locale, Mohammad Asaduzzaman, ha fatto sapere che la città di Dacca ha deciso di intentare una causa contro il proprietario della costruzione e contro i titolari delle cinque fabbriche presenti al suo interno.
Crolli come quello di oggi avvengono con una certa frequenza in Bangladesh, spesso a causa del mancato rispetto delle regole urbanistiche e di costruzione. Nella stessa area, un altro edificio di diversi piani che ospitava una fabbrica di vestiti era crollato nel 2005 uccidendo più di settanta persone. Lo scorso novembre un incendio in una fabbrica di abbigliamento aveva provocato la morte di 112 lavoratori.