Tutta da giocare
Enrico Letta ha concluso le consultazioni con i partiti tornando a chiedere al M5S di "scongelare la sua posizione": la proposta del governo dovrebbe arrivare domani o sabato
Il presidente del Consiglio incaricato Enrico Letta – nominato ieri dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – ha dedicato la giornata del 25 aprile a incontrare i rappresentanti dei partiti per verificare la possibilità di formare un governo e trovare una maggioranza parlamentare che lo sostenga (con una pausa al centro della giornata per visitare il monumento delle Fosse Ardeatine).
In mattinata Letta ha incontrato i partiti più piccoli, ricevendo prevalentemente annunci di probabile opposizione al suo potenziale governo, per quanto associati a dichiarazioni di stima e rispetto per il suo tentativo: da SEL, da Fratelli d’Italia e soprattutto dalla Lega Nord.
Nel pomeriggio il progetto di Letta si è definito meglio all’esterno in parte grazie alle poche parole del segretario del PdL Angelino Alfano all’uscita delle consultazioni – Alfano ha esposto una situazione interlocutoria, in cui il PdL si mantiene collaborativo ma attendendo di capire in sostanza a chi Letta voglia affidare i percorsi condivisi del suo progetto – ma soprattutto grazie alla richiesta del M5S di trasmettere in streaming l’ultimo incontro, appunto con la delegazione del M5S: richiesta accettata da Letta.
Letta ha esposto così in diretta online i tre punti delle sue ambizioni nell’incarico che sta cercando di svolgere: un intervento sul lavoro e sul welfare, uno sulle riforme costituzionali e del funzionamento della politica – per il quale ha esplicitamente chiesto la collaborazione parlamentare anche del M5S a prescindere dalla sua eventuale opposizione a un suo governo – e uno sulla revisione delle politiche e iniziative europee nei confronti dell’economia, alludendo a possibili intese con altri paesi in questo senso. Letta ha chiesto alla delegazione del M5S di “provare a mescolare” e “provare a scegliere e decidere insieme”: «Troverete sempre porte aperte per la discussione e il dialogo, è importante che si scongeli la posizione di una forza come la vostra».
«Vogliamo vedere i fatti, vogliamo vedere le azioni concrete, e noi nelle azioni concrete ci saremo», ha detto Vito Crimi a nome del M5S, rimandando a un’analisi della squadra di governo la questione della fiducia: «Aspettiamo di vedere lo scioglimento della riserva, il programma ci sembra già abbastanza forte, spero sia oggetto di discussione parlamentare e non si muova in un solco già segnato». Roberta Lombardi ha aggiunto: «Ci aspettiamo dei nomi di altissimo profilo». È da vedere se queste siano reali aperture di credito o modi di mascherare le solide diffidenze (potrebbe chiarirlo uno dei consueti interventi di Beppe Grillo in casi come questi).
Sulla formazione del governo continuano a circolare molte ipotesi giornalistiche, ma per ora niente di concretamente fondato: è possibile che il PdL sospenda un parere fino al ritorno di Silvio Berlusconi dagli Stati Uniti, previsto per venerdì – lo stesso Letta nel suo intervento coi giornalisti a fine giornata ha accennato a discussioni con il PdL che devono proseguire – e la riserva potrebbe quindi essere sciolta tra venerdì sera e sabato. In caso di un risultato positivo delle consultazioni, le previsioni sono che Letta si presenterebbe alle Camere lunedì, ma è tutto ancora molto in evoluzione, come si dice in questi casi.