Come appare dallo Spazio la Terra di notte, senza nuvole, con la miriade di città illuminate artificialmente dall'uomo. L'immagine è stata realizzata grazie al satellite Suomi NPP con una serie di rilevazioni, effettuate ad aprile e ottobre 2012. È la foto notturna della Terra a più alta definizione mai realizzata, e qui potete vederla nel dettaglio a partire dal particolare dell'Italia.
foto: NASA.gov
Un arco di polveri sul Sahara al largo della costa nord-occidentale dell'Africa si muove verso l'oceano Atlantico e le Isole Canarie, nel 2004. Le tempeste di sabbia e polveri di questo tipo portano effetti positivi e negativi, a seconda degli ecosistemi. La polvere ha la funzione di "fertilizzante" per le acque oceaniche perché fornisce minerali e altre sostanze nutritive per le piante marine. Al tempo stesso, però, può portare con sé pericolosi batteri e funghi, che danneggiano le barriere coralline.
foto: NASA.gov
Il ghiacciaio Malaspina nel sud-est dell'Alaska è considerato un classico esempio di ghiacciaio pedemontano, la cui caratteristica è cioè quella di allargarsi alla fine di una valle, quando non è più costretto lateralmente dalle montagne. Il Malaspina si è formato con la fusione di diversi ghiacciai visibili nella foto come (partendo da sinistra) il ghiacciaio di Agassiz e il ghiacciaio Seward. Il ghiacciaio Malaspina ha una ampiezza di 65 chilometri e si estende per 45 chilometri dalla montagna che lo ha originato fino al mare.
L'immagine è stata realizzata combinando i dati del satellite Landsat con quelli raccolti dalla Shuttle Radar Topography Mission. Il ghiaccio è mostrato di colore azzurro, la neve con il bianco, la vegetazione con il verde, le rocce con diverse tonalità di grigio e l'oceano in fondo con il blu scuro,
foto: NASA.gov
La Contea di Finney si trova nello stato del Kansas, negli Stati Uniti. Un tempo era tutta prateria, ora grazie ai sistemi di irrigazione è diventata un'ampia distesa di campi coltivati, per lo più di mais e sorgo. Le aree verdi mostrano i campi più rigogliosi, mentre le zone con colori più spenti mostrano i campi dopo è avvenuta la raccolta. Molti campi sono circolari perché per irrigarli viene utilizzato un sistema con un perno centrale su cui ruota un lungo raggio, che raggiunge gli 800 metri, che bagna i campi. L'immagine è stata realizzata nell'estate del 2001.
foto: NASA/GSFC/METI/Japan Space Systems, and U.S./Japan ASTER Science Team
Nel febbraio del 2000, lo Space Shuttle Endeavour ha trasportato nello spazio la Shuttle Radar Topography Mission (SRTM), organizzata per rilevare l'elevazione del terreno in uno spicchio particolarmente ampio della Terra. La missione ha consentito di realizzare una serie senza precedenti di elaborazioni per valutare la morfologia del nostro Pianeta in particolari aree geografiche. L'immagine mostra il cratere di Ngorongoro in Tanzania, e l'altitudine dei rilievi è stata raddoppiata per mostrare più efficacemente la loro forma.
foto: NASA/JPL/NGA
Presso il Goddard Space Flight Center di Greenbelt, nel Maryland, la NASA utilizza il supercomputer Discover per realizzare modelli ad alta risoluzione degli andamenti atmosferici del nostro pianeta. L'immagine mostra un'elaborazione grafica dell'aerosol atmosferico, cioè l'insieme di particelle e corpuscoli che si muovono nell'atmosfera e che derivano dall'azione dei venti sui deserti e sugli oceani, e in parte anche dall'immissione di sostanze inquinanti da parte dell'uomo. Le polveri sono mostrate in rosso, i sali marini in blu, il fumo in verde e i solfati (derivanti dai vulcani e dalle emissioni dovute ai combustibili fossili) in bianco.
foto: William Putman, NASA/Goddard
È stata per diversi anni la foto più conosciuta e vista della Terra. Fu realizzata il 24 dicembre 1968 dall'equipaggio dell'Apollo 8, la prima missione a raggiungere la Luna (senza effettuare l'allunaggio). Mostrò quanto la Terra fosse piccola e sperduta in un enorme spazio buio e sostanzialmente vuoto. Altre foto realizzate con le missioni Apollo successive mostrarono ancora meglio la Terra vista da fuori, e contribuirono a fare diffondere i temi legati all'ambientalismo e alla protezione della natura.
foto: NASA
In poco tempo, la città di Las Vegas nel Nevada ha avuto uno sviluppo urbanistico impressionante. L'immagine è stata realizzata mettendo insieme diverse rilevazioni effettuate dai satelliti Landast. Le aree rosse più ampie sono spazi verdi, soprattutto parchi cittadini e campi da golf. Gli strumenti sui Landast consentono da anni di capire meglio lo stato di salute delle foreste e dei campi coltivati, i danni causati dalle alluvioni e gli sviluppi urbani.
foto: NASA's Goddard Space Flight Center
Con "Blue Marble" (letteralmente "biglia blu") la NASA fa riferimento alle fotografie che mostrano per intero una faccia del nostro pianeta. La prima e più famosa fu realizzata nel 1972 dall'equipaggio dell'Apollo 17. L'immagine mostra la nuova "Blue Marble" realizzata nel gennaio del 2012 grazie al satellite Suomi NPP per le osservazioni terrestri.
foto: NASA/NOAA/GSFC/Suomi NPP/VIIRS/Norman Kuring
L'immagine mostra il Golfo del Messico oscurato in parte dalle nuvole dell'uragano Katrina, nell'agosto del 2005.
foto: NASA.gov
Il braccio robotizzato dello Space Shuttle Endeavour, e sotto la Terra, nel 1996.
foto: NASA.gov
La Terra e la Luna insieme, fotografate dalla sonda Galileo a 6,3 milioni di chilometri di distanza.
foto: NASA.gov
Il mondo visto di notte è una delle immagini della NASA più popolari. È stata realizzata mettendo insieme 400 fotografie satellitari diverse, che servono ai ricercatori per studiare i cambiamenti causati dalle città. Qui potete vederla nel dettaglio a partire dal particolare dell'Italia.
foto: NASA.gov
L'immagine è stata realizzata con i dati ottenuti dallo strumento Aquarius del “Satellite di applicazioni scientifiche D”, lanciato un anno fa dall’agenzia spaziale argentina in collaborazione con la NASA, e che serve per misurare la salinità (cioè la quantità di sale) sulle superfici marine. Studiare la salinità è molto importante, perché consente di comprendere meglio i cicli dell'acqua e di realizzare modelli sui cambiamenti climatici più affidabili. I colori caldi mostrano dove sono localizzate le maggiori concentrazioni di sale.
foto: NASA's Goddard Space Flight Center Scientific Visualization Studio
I cambiamenti del tempo atmosferico hanno lasciato i loro segni sui ghiacci lungo la Penisola Antartica tra il 2008 e il 2009. Le due immagini a confronto sono state realizzate dal satellite Terra. Quella a sinistra risale al 13 dicembre del 2008 e mostra uno strato di acqua che si trova al di sopra della banchisa (ghiaccio marino). L'acqua era probabilmente il risultato dello scioglimento di neve o di ghiaccio, o di una combinazione dei due. Nell'immagine di destra di poco tempo dopo, 2 gennaio 2009, l'azzurro sopra il ghiaccio è sparito, indice del fatto che l'acqua disciolta è stata drenata da alcune fenditure presenti nella banchisa o che si è ricongelata.
foto: NASA.gov