Le conseguenze per il PD
Ieri, durante la quarta votazione per l’elezione del presidente della Repubblica, Romano Prodi – scelto all’unanimità nell’assemblea degli elettori del PD e appoggiato anche da SEL – ha ottenuto molti meno voti del previsto. Preso atto dell’ampio dissenso che c’era nel partito, Pier Luigi Bersani ha annunciato le sue dimissioni da segretario e lo stesso ha fatto Rosy Bindi, che si è dimessa da presidente del partito.
Matteo Orfini, deputato e responsabile Cultura del PD, esponente della corrente cosiddetta dei “Giovani Turchi”, ha spiegato in un’intervista con Repubblica che il responsabile di questa situazione è il gruppo dirigente del partito, che «ha deciso di affrontare una sorta di regolamento interno» sul tema della scelta del candidato al Quirinale. E ha aggiunto:
«Senza pensare minimamente alle conseguenze sul partito»