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  • Sabato 13 aprile 2013

Oggi si vota in Venezuela

Per eleggere il presidente dopo la morte di Hugo Chávez, il 5 marzo scorso: il favorito è Nicolás Maduro, successore "ideale" dell'ex presidente

An official checks a voting machine in preparation for Sunday's presidential election at a polling station in Caracas, Venezuela, Friday, April 12, 2013. Interim President Nicolas Maduro,who served as Chavez's foreign minister and vice president, is running against opposition candidate Henrique Capriles in Sunday's vote.(AP Photo/Ramon Espinosa)
An official checks a voting machine in preparation for Sunday's presidential election at a polling station in Caracas, Venezuela, Friday, April 12, 2013. Interim President Nicolas Maduro,who served as Chavez's foreign minister and vice president, is running against opposition candidate Henrique Capriles in Sunday's vote.(AP Photo/Ramon Espinosa)

Quasi 19 milioni di cittadini venezuelani voteranno oggi per eleggere il nuovo presidente del paese, dopo la morte di Hugo Chávez il 5 marzo 2013. Il voto sarà elettronico, tramite un dispositivo che è in grado di identificare le impronte digitali degli elettori e un’altra che registrerà i numeri della carta d’identità, anche se il voto resterà comunque anonimo. Il nuovo presidente presterà giuramento il 19 aprile e il suo mandato durerà fino al 2019.

Chávez aveva già indicato in passato Nicolás Maduro, suo vice e attuale presidente facente funzioni, come successore ideale: Maduro si è candidato come leader del Partito Socialista Unito di Venezuela (PSUV), nato dallo scioglimento del Movimento Quinta Repubblica. Il candidato dell’opposizione è invece Henrique Capriles Radonski, governatore dello stato di Miranda e leader della Mesa de la Unidad Democrática (MUD), una coalizione di opposizione che unisce liste di varia natura politica, dai liberali ai socialdemocratici, fino ai centristi. Capriles aveva sfidato Chávez alle ultime elezioni, nel 2012, ottenendo il 45 per cento dei voti.

L’opposizione ha presentato un reclamo ufficiale contro il governo, accusando Maduro di aver continuato la sua campagna elettorale nonostante si fosse chiusa l’11 aprile: Maduro ha tenuto ieri un discorso, trasmesso anche in televisione, durante l’ultima cerimonia di una ricorrenza in onore di Chávez che va avanti da anni. Dal 2002, il 13 aprile di ogni anno, i sostenitori dell’ex presidente hanno sempre organizzato una manifestazione per celebrare il ritorno di Chávez alla guida del paese.

Inoltre, ieri Maduro ha lanciato un sito Internet in cui è possibile rivedere alcuni momenti della sua campagna elettorale e riascoltare i suoi discorsi. Per tutta la campagna elettorale, l’impegno principale di Maduro è stato quello di voler «rispettare l’eredità e il testamento» del suo predecessore, di consolidare le riforme sociali e combattere la disuguaglianza e la povertà.

Capriles ha invece scelto come slogan “Maduro no es Chávez” e ha deciso di concludere la campagna a Barinas, la provincia in cui Chávez è nato. Al suo ultimo comizio hanno partecipato più di 350 mila persone: tra i punti principali del suo programma c’è la promessa di aumentare i guadagni sulla vendita del petrolio, che poi saranno utilizzati per sviluppare programmi a carattere sociale. Secondo i sondaggi, Maduro sarebbe in vantaggio su Capriles, anche se negli ultimi giorni la distanza tra i due candidati si è ridotta.

Foto: AP Photo/Ramon Espinosa