I computer sono in crisi?
Le consegne di nuovi pc sono diminuite del 14 per cento, dato senza precedenti: c'entrano tablet e smartphone ma anche Windows 8
Per il quarto trimestre consecutivo le vendite dei personal computer in tutto il mondo sono diminuite sensibilmente: molti analisti parlano ormai esplicitamente di crisi dei PC, che non riescono a reggere la crescente concorrenza dei tablet e degli smartphone, spesso più economici. Secondo IDC, una delle società di rilevazione più seguite e ritenute affidabili dai produttori di computer, nei primi tre mesi del 2013 le consegne dei PC sono diminuite del 14 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012. È la diminuzione più marcata mai registrata da IDC da quando ha iniziato a calcolare l’andamento del mercato dei computer in tutto il mondo nel 1994.
La società concorrente di IDC, Gartner, ha di recente diffuso dati simili fissando la diminuzione delle consegne nel primo trimestre di quest’anno all’11,2 per cento. Secondo la società il dato è dovuto al successo dei tablet e degli smartphone, ma in parte anche alla crisi economica di questi ultimi anni. La domanda è diminuita, chi può continua a utilizzare il proprio personal computer e non lo sostituisce con modelli più recenti e veloci, ma naturalmente più costosi.
Il problema della riduzione delle consegne dei PC in tutto il mondo è rilevante anche perché coinvolge direttamente Microsoft, la più grande società informatica del mondo, che sta faticando non poco a fare affermare sul mercato Windows 8, l’ultima versione del suo sistema operativo. Almeno nella grafica e nelle possibilità di interazione, il sistema è molto diverso dai Windows precedenti, forse troppo, e non sta sfondando. Privilegia l’utilizzo degli schermi touchscreen e può essere utilizzato anche sui tablet, o su computer portatili ibridi con tastiere a scomparsa o che possono essere rimosse per trasformare il laptop in una tavoletta. Ma nonostante Windows 8 sia in commercio dallo scorso autunno, chi deve acquistare un nuovo dispositivo si orienta principalmente verso gli iPad o i numerosi tablet che utilizzano Android, il sistema operativo di Google.
Secondo gli analisti di IDC, Windows 8 non ha solamente fallito nel fare aumentare la domanda di nuovi personal computer, aumento che di solito si verifica quando viene messo in vendita un nuovo sistema operativo, ma in parte ha contribuito al rallentamento delle vendite. Il nuovo Windows è ritenuto ancora poco maturo, con soluzioni che sono un compromesso tra i PC tradizionali e le funzionalità dei tablet, ma che sono poco intuitive e spesso risolte con sistemi poveri e poco efficaci.
Jay Chou, analista di IDC, ha spiegato al Wall Street Journal che fino a ora Windows 8 ha fallito nell’attirare non solo nuovi singoli acquirenti di PC, ma anche l’attenzione delle imprese, che quando rinnovano i loro sistemi informatici contribuiscono a un aumento sensibile delle consegne. Ricoh, grande multinazionale che di solito sostituisce ogni tre anni un terzo dei propri 17mila computer – per esempio – ha annunciato che continuerà a usare Windows 7, sistema operativo in circolazione dall’autunno del 2009. Il motivo, hanno spiegato i responsabili della società, è che i benefici del passaggio al nuovo Windows sono pochi se confrontati con lo sforzo che andrebbe fatto per la formazione degli impiegati per usare il nuovo sistema.
Microsoft difende comunque la propria scelta, e da tempo i suoi responsabili spiegano che sarà necessario del tempo prima che Windows 8 sia adottato dalla maggior parte degli utenti. Il sistema operativo porta con sé molte novità, dicono, con benefici che richiederanno ancora qualche mese per essere compresi fino in fondo, anche da parte delle imprese. Microsoft è inoltre al lavoro per un primo grande aggiornamento di Windows 8, che porterà significativi miglioramenti per quanto riguarda la sua interfaccia e le opzioni di utilizzo nell’estate. Di recente, la società ha comunque già diffuso una prima serie di aggiornamenti per migliorare i propri programmi per la posta, per i contatti e per la gestione degli appuntamenti.
Tra i produttori di computer che hanno perso di più a causa delle minori consegne c’è HP, che fa i conti da mesi con una crisi delle vendite. Nei primi tre mesi del 2013 la società ha registrato una riduzione delle consegne del 24 per cento, sempre secondo le stime di IDC. Dell, altro grande produttore di PC, ha subito una riduzione dell’11 per cento. Nella classifica dei venditori di computer di IDC, HP rimane comunque in testa, seguita da Lenovo e da Dell. Acer è al quarto posto e ha registrato una riduzione delle vendite su base annua del 31 per cento. Apple è terza negli Stati Uniti, ma ha comunque subito una marcata riduzione per quanto riguarda le vendite di computer secondo IDC, mentre secondo Gartner ha guadagnato qualcosa.
Le principali società di rilevazione stimano che ogni anno siano venduti 350 milioni di personal computer in tutto il mondo. È una cifra consistente ma sempre più piccola se confrontata con i numeri in piena crescita di smartphone e tablet. IDC stima che nel 2013 saranno venduti oltre 919 milioni di nuovi smartphone e almeno 200 milioni di tablet. E molto spesso chi compra un tablet difficilmente rinnova il proprio PC acquistando un nuovo modello.
Piero Fassino al Centro Lavoro Torino – foto di Luca Mezzano