10 canzoni contro Margaret Thatcher
Dai Pink Floyd a Morrissey, un po' di canzoni che citano direttamente l'ex primo ministro britannico e la sua morte
Se sei il leader politico più discusso e contestato nel paese che è patria della musica pop-rock contemporanea, sei nella condizione di essere il leader politico più contestato e aggredito della storia della musica pop-rock contemporanea: formula che è ancora troppo leggera rispetto alla violenza con cui Margaret Thatcher è stata trattata negli anni dalla musica britannica. “Era solo la figlia del droghiere” – espressione con cui era citata spesso ai suoi tempi – era il lieve titolo di un disco dei Blow Monkeys, ma per contro ci furono molte canzoni (ancora in anni recenti) che auspicarono esplicitamente l’arrivo della sua morte, e molte che la contestarono sulle questioni più criticate della sua leadership: le tensioni sociali sulle politiche del lavoro, e la guerra delle Falkland. A quest’ultima dedicarono un disco intero persino i Pink Floyd, con più di una citazione critica per “Maggie”, ma l’altro pezzo famoso è “Shipbuilding” di Elvis Costello (che cita Thatcher anche in un’altra canzone). C’è persino un vecchio pezzo di Elton John, che la prende in giro, escluso e poi recuperato in un suo disco del 2004 (e usato in “Billy Elliot”).
Più aggressivi Morrissey e Billy Bragg, qui sotto insieme a una scelta di canzoni che citano esplicitamente il suo nome.
The post war dream
(Pink Floyd, The Final Cut, 1983)
Margaret on the Guillotine
(Morrissey, Viva Hate, 1988)
Tramp the dirt down
(Elvis Costello, Spike, 1989)
Black boys on mopeds
(Sinead O’Connor, I Do Not Want What I Haven’t Got, 1990)
Thatcherites
(Billy Bragg, William Bloke, 1996)
The Day That Thatcher Dies
(Hefner, We Love the City, 2000)
Merry Christmas Maggie Thatcher
(Elton John, Billy Elliot, 2005)
George Square Thatcher Death Party
(Mogwai, Hardcore Will Never Die, But You Will, 2011)
Born In The U.K.
(Badly Drawn Boy, Born In The U.K., 2006)
The Day That Margaret Thatcher Dies
(Pete Wylie, 2010)