Charlton Heston, cowboy
Le foto e i video più famosi dell'attore più "ehi, tu" della storia del cinema qualunque cosa facesse, morto oggi, nel 2008
Charlton Heston, un uomo che nella vita ha separato le acque del mar Rosso, lavorato con Orson Welles, guidato le bighe più celebri della storia, è stato aggredito da Michael Moore a casa sua, ha frequentato molte scimmie ed è stato il portavoce del diritto di possedere armi liberamente negli Stati Uniti, morì il 5 aprile 2008. Non che avesse fatto tutte queste cose davvero: faceva l’attore da quando era al liceo, avendo cominciato con Ibsen e Shakespeare e finendo in grandi ed epici colossal hollywoodiani (Ben Hur, I dieci comandamenti), in classici del cinema catastrofico (Airport ’75, Terremoto), in memorabili western (Il grande paese, Costretto ad uccidere), in film da cinefili (L’infernale Quinlan) e in eterni successi di fantascienza (Il pianeta delle scimmie). Poi si costruì una discussa fama spostando le sue esibite posizioni politiche da sinistra verso destra e divenendo il leader della lobby delle armi (cosa per cui fu appunto aggredito da Michael Moore in un suo documentario, in una scena che trasformò l’anziano Heston – malato di Alzheimer – da carnefice in vittima).
La prestanza fisica e il personaggio di “duro” hanno sempre prevalso nella sua immagine di attore e nei suoi personaggi, malgrado i moltissimi film diversi che ha interpretato. Per Ben Hur vinse l’unico Oscar, ma fu anche nominato ai Golden Globes per una stramba e dimenticata commedia girata in Italia, Pranzo di Pasqua. Nel 1999 era ancora stato quel personaggio “larger than life” in Ogni maledetta domenica di Oliver Stone.
Morì per le complicazioni di una polmonite a Beverly Hills, a 84 anni.
L’infernale Quinlan (Orson Welles, 1958)
Ben-Hur (William Wyler, 1959)
Il pianeta della scimmie (Franklin J. Schaffner, 1968)