Una soluzione gentile al problema dei ratti a New York
Inizierà presto la sperimentazione di un metodo per ridurre il loro numero senza ucciderli, puntando sul "controllo delle nascite"
Il primo aprile il sito dell’Atlantic ha raccontato del “sorprendentemente gentile” piano per frenare il problema della diffusione dei ratti a New York, che era stato raccontato un mese prima con molti più dettagli dal Wall Street Journal. Il progetto, messo a punto dalla MTA (Metropolitan Transportation Authority), la società responsabile del trasporto pubblico nello stato di New York, arriva dopo il fallimento di veleni e trappole mortali di ogni tipo, dopo la rimozione dei bidoni della spazzatura dai marciapiedi delle stazioni o addirittura la creazione delle vere e proprie camere-spazzatura (trash rooms) nelle stazioni della metropolitana per attirarli: tutte soluzioni fallite. La nuova tattica per ridurre la popolazione dei ratti non punta a eliminarli, ma si baserà invece sul “controllo delle nascite”.
La specie più diffusa di ratti a New York è il ratto norvegese (rattus norvegicus), arrivato nel diciottesimo secolo. Le femmine maturano sessualmente tra le otto e le dieci settimane di vita, possono figliare dopo 21 giorni di gravidanza e lo fanno circa quattro volte l’anno, generando ognuna oltre cinquanta cuccioli. La MTA, in collaborazione con la SenesTech Inc., una società di biotecnologia dell’Arizona specializzata nella ricerca sulla fisiologia della riproduzione, ha deciso di utilizzare il ContraPest, per la prima volta in una città. Si tratta di un’esca che induce la sterilità permanente nei ratti femmine neutralizzando il loro sistema riproduttivo: il prodotto è stato già testato in ambienti rurali, dove la popolazione di roditori è stata ridotta senza danneggiare gli altri animali, colture o esseri umani.
La questione, però, è che a New York i ratti hanno sviluppato palati più sofisticati rispetto ai loro omologhi di campagna: se per questi ultimi è bastato associare l’esca a dei semplici cereali, i ratti di New York sono abituati a gustosissimi scarti di pizza, cibi take away e patatine fritte che ogni giorno riescono a procurarsi, senza nemmeno troppi sforzi, sulle banchine e nei tunnel della metropolitana. La SenesTech., conscia di questa questione, ha ottenuto un finanziamento di un milione di dollari dal National Institute of Health per sviluppare le ricerche sul ContraPest in un contesto metropolitano. Alla fine del mese sarà lanciata la prima serie di test “di assaggio” nelle trash rooms della metropolitana, utilizzando il ContraPest con i diversi sapori e le profumazioni tipici dei cibi ad alto contenuto calorico. Robert Corrigan, un esperto roditologo che da molti anni collabora col dipartimento di igiene e salute mentale di New York per tenere sotto controllo la popolazione di ratti, ha spiegato che i profumi e i sapori preferiti dai ratti della metropolitana di New York sono infatti quelli delle ciambelle, delle barrette di cioccolato, della maionese e dei cetrioli.
Secondo Corrigan questo nuovo approccio potrebbe finalmente essere quello giusto: i veleni mortali usati finora, infatti, non hanno provocato la presenza di un minor numero di ratti nel lungo periodo, dato che uccidendone molti non si fa altro che abbassare la competizione per il cibo e rendere i superstiti più sani e fertili. L’invenzione messa a punto dalla SenesTech., invece, accelera un processo naturale come la menopausa, eliminando le future generazioni di ratti e utilizzando una sostanza chimica non pericolosa per l’essere umano. Se il test avrà successo e il sistema per il controllo delle nascite fosse usato in tutta la rete metropolitana, il numero dei ratti nel lungo periodo diminuirebbe sensibilmente, mentre la durata media della loro vita aumenterebbe un po’, grazie alla maggiore quantità di cibo disponibile. Ma d’altra parte, come ha spiegato la dottoressa Loretta Mayer, co-fondatrice della SenesTech., «il nostro prodotto non è stato progettato per eliminare una specie. Questo è un errore umano che non deve essere ripetuto».