Napolitano riunirà martedì le dieci persone che ha indicato
E sarà occasione per chiarire "non solo legittimi dubbi e scetticismi ma anche timori e sospetti artificiosi e del tutto infondati", fa sapere il Quirinale
La presidenza della Repubblica ha diffuso un comunicato che annuncia la riunione per domani delle 10 personalità indicate da Giorgio Napolitano per lavorare su proposte di riforme economiche e istituzionali. Il comunicato promette anche chiarimenti rispetto a dubbi e scetticismi sul loro ruolo.
Giorgio Napolitano ha comunicato nel pomeriggio di sabato i nomi dei dieci componenti dei due “gruppi di lavoro” che dovranno definire “proposte programmatiche” utili alla formazione di un nuovo governo: anche se il rapporto di causa ed effetto tra le due cose non è ancora molto chiaro. I dieci sono tutti uomini, non giovani, e in posizioni autorevoli nelle istituzioni politiche ed economiche: alcuni di loro, come Luciano Violante e Valerio Onida, hanno avuto maggiori visibilità pubbliche, di altri al grande pubblico sono meno noti i curriculum (qui tutte le biografie).
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, riunirà domani mattina al Quirinale le personalità invitate a far parte, in funzione dell’impegno già svolto o del ruolo attualmente ricoperto, dei due gruppi di lavoro di cui ha promosso la costituzione indicando – nell’incontro di sabato scorso con la stampa – le motivazioni e i compiti.
Il gruppo di lavoro in materia economico-sociale ed europea si riunirà alle ore 11, quello sui temi istituzionali alle ore 12.
Tali riunioni offriranno anche l’occasione per ogni ulteriore chiarimento opportuno, di fronte a commenti nei quali ai più larghi apprezzamenti si sono accompagnati non solo legittimi dubbi e scetticismi ma anche timori e sospetti artificiosi e del tutto infondati. Risulteranno evidenti sia il carattere assolutamente informale e il fine puramente ricognitivo dell’iniziativa assunta dal Presidente della Repubblica sia i limiti temporali, d’altronde ovvi, dell’attività dei due gruppi.
foto: LaPresse