Chi è Franco Gallo
L'attuale presidente della Corte Costituzionale, 75 anni, è un grande esperto di diritto tributario
Franco Gallo, 75 anni, è l’attuale presidente della Corte Costituzionale. Nato a Roma il 23 aprile 1937 ma di origine siciliana, si è laureato in giurisprudenza all’Università di Roma e ha una lunga carriera accademica alle spalle: nella facoltà di Scienze politiche dell’Università di Napoli, poi in quella di Giurisprudenza dell’Università di Parma, a Roma Tor Vergata e alla LUISS di Roma, in cui ha insegnato diritto tributario ed è stato direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche. Ha scritto diversi libri di diritto tributario e finanziario ed è membro dell’Accademia dei Lincei dal 2005.
È stato ministro delle Finanze nel governo Ciampi per un anno, dal maggio 1993 al maggio 1994 (per le prime settimane di quel governo, il ministro delle Finanze era stato Vincenzo Visco). Era uno dei quattro ministri “tecnici” – non provenienti dai partiti – di quell’esecutivo. L’iniziativa per cui è ricordato il suo incarico da ministro, principalmente, fu la forte semplificazione dei moduli della dichiarazione dei redditi. Durante il suo ministero furono introdotti anche per la prima volta gli studi di settore, ovvero quegli strumenti con cui il fisco “stima” i redditi di liberi professionisti e lavoratori autonomi. È considerato uno dei massimi esperti italiani in materia fiscale.
Gallo è stato nominato membro della Corte Costituzionale dallo stesso Ciampi, diventato presidente della Repubblica, nel settembre 2004, ed è stato il primo esperto di diritto tributario a far parte della Corte. È stato eletto presidente della Corte costituzionale il 29 gennaio 2013, quando da due anni ricopriva la carica di vice. All’epoca ci fu una piccola polemica in seguito alla nomina, perché alcuni esponenti politici e giornalisti sottolinearono che ancora una volta si era scelto un presidente che sarebbe rimasto in carica solo pochi mesi prima della pensione (nel caso di Gallo, nel settembre 2013).
Si tratta in realtà di una consuetudine molto radicata nella storia della Corte Costituzionale e definita “saggia” dal suo ex presidente Giovanni Maria Flick: la Corte sceglie solitamente il suo membro più anziano come presidente in base al principio che questi ha un ruolo di semplice “primo tra pari” e che l’organo è per sua natura collegiale. Gallo venne eletto all’unanimità, con 14 voti a favore e una scheda bianca (risultato di cui si dichiarò «quasi commosso»).
La Corte Costituzionale, detta “Consulta” dal palazzo di Roma in cui si riunisce, è un organo che giudica sulla costituzionalità delle leggi, sui conflitti di attribuzione tra lo Stato e le regioni (materia particolarmente spinosa dopo la riforma recente del titolo V della Costituzione) e se le richieste di referendum abrogativi possano essere accettate. Il suo presidente, eletto a maggioranza e a scrutinio segreto, è la quinta carica dello Stato dopo il presidente della Repubblica, i presidenti delle due camere del Parlamento e il presidente del Consiglio.