La contestata copertina di Time sul cancro
Ha un titolone "Come curare il cancro" che secondo Slate è falso, "sbagliato, pomposo e crudele"
La copertina dello scorso numero dell’edizione statunitense di Time – il prossimo numero apre col matrimonio gay – è dedicata alla cura del cancro: il titolo principale recita “How to cure cancer” (“Come curare il cancro”), seguito da un asterisco che riporta al sottotitolo “Si, ora è possibile, grazie ai nuovi dream teams del cancro che stanno ottenendo risultati migliori più velocemente”. Una tesi, secondo Seth Mnookin di Slate, incontestabilmente falsa, “come sanno i 580 mila americani che quest’anno moriranno di cancro”.
L’articolo di copertina, scritto da Bill Saporito, racconta di come si stia sviluppando una nuova tendenza nella ricerca sul cancro, seguita agli importanti progressi nel campo della genomica degli ultimi anni e al dibattito sulla possibilità di ripensare i paradigmi della ricerca usati finora. Questa nuova tendenza viene raccontata attraverso la storia dei Dream Teams (le “squadre dei sogni”) di Stand Up 2 Cancer, un programma di raccolta fondi fondato da famosi filantropi e personaggi di spicco del mondo dei media e dello spettacolo americano (spesso a loro volta malati di cancro), che dal 2008 raccolgono decine di milioni di dollari per finanziare progetti di ricerca molto avanzati.
La tendenza è avere un approccio interdisciplinare e mettere insieme gruppi composti dai migliori ricercatori, scienziati e medici per ottenere dei risultati “al massimo in tre anni”. Al momento questi gruppi di ricerca interdisciplinare sono nove: di quello più importante – dedicato allo studio dell’epigenetica – fanno parte genetisti, patologi, biostatistici, biochimici, informatici, oncologi, chirurghi, infermieri e tecnici, tra gli altri. L’obiettivo è ottenere risultati significativi con i pazienti – e “non per il numero di articoli di ricerca pubblicati” – in un arco di tempo molto breve rispetto agli standard della ricerca, accusata tra le righe di essere troppo lenta.
Secondo Seth Mnookin la cosa più eclatante della copertina di Time – che considera “sbagliata, pomposa e crudele” – è proprio il fatto che il titolo non rispecchia i contenuti dell’articolo: l’approccio interdisciplinare dei Dream Teams è sicuramente una novità positiva nel campo della ricerca, sollecitato da tempo (Mnookin cita un articolo del 2004 che invocava tale approccio), ma il giornalista non ha trovato “un singolo ricercatore che creda che questo significhi essere vicini alla scoperta di una cura della malattia”. Secondo Siddhartha Mukherjee, oncologo, professore associato alla Facoltà di medicina della Columbia University e vincitore del Pulitzer per la saggistica per The Emperor of All Maladies: A Biography of Cancer, “è possibile un impatto reale sullo sviluppo di nuove terapie contro il cancro se c’è lo slancio organizzativo per raccogliere gli aspetti scientifici, politici ed epidemiologici e metterli insieme. Ma fino a che punto sono le barriere organizzative a impedirci di trovare soluzioni più efficaci contro i vari tipi di cancro? Non si tratta soltanto di un problema organizzativo”.
Oltre a entrare nel merito della storia, Mnookin riflette soprattutto sull’aspetto giornalistico del titolo, criticando la ricerca del sensazionalismo a tutti i costi e il fatto di ignorare del tutto l’impatto di un’affermazione del genere sulle persone malate di cancro. A questo proposito cita un altro caso in cui una giornalista del New York Times aveva pubblicato erroneamente la dichiarazione di un medico circa la possibilità di trovare una cura contro il cancro in due anni, ed era stata smentita in modo seccato dall’interessato. Il problema del titolo, quindi, “non è tanto che è sbagliato o che potrebbe creare problemi per il finanziamento delle ricerche future, ma che nel contesto di una malattia mortale con opzioni di trattamento estremamente dolorose, è semplicemente crudele”.