Una donna a capo del Secret Service
Julia Pierson guiderà l'agenzia che protegge i presidenti americani (che non va confusa con i servizi segreti, cioè la CIA)
Martedì 27 marzo il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha nominato Julia A. Pierson nuovo capo del Secret Service, l’agenzia federale che si occupa principalmente della protezione delle più alte cariche dello stato (che non va confusa con i servizi segreti, cioè la CIA). Pierson è stata il capo dello staff dell’attuale responsabile dell’agenzia, Mark J. Sullivan, in carica dal maggio del 2006.
Originaria della Florida, 53enne ed ex agente di polizia, Julia A. Pierson è la prima donna a ricoprire questo ruolo nella storia del Secret Service e avrà il compito di ridare lustro all’istituzione, coinvolta di recente in uno scandalo legato alla prostituzione. Nell’aprile del 2012 alcuni suoi agenti chiamati a organizzare la sicurezza di Obama durante una visita in Colombia furono sospesi per cattiva condotta: in seguito si scoprì che avevano chiamato nelle loro stanze d’albergo alcune prostitute. La vicenda coinvolse una dozzina di agenti e portò il Secret Service a rivedere molte delle proprie regole, imponendo limiti più severi all’utilizzo di alcolici e corsi di aggiornamento sull’etica della professione.
Dopo avere lavorato come agente di polizia, Pierson è entrata nel Secret Service circa 30 anni fa e da allora ha fatto carriera all’interno dell’istituzione. Nel 1988 fu assegnata alla divisione che si occupa della protezione del presidente, mentre quattro anni dopo divenne coordinatrice di un programma sugli stupefacenti. Dopo un breve periodo a Tampa in Florida, dove organizzò una squadra contro i crimini informatici, fece ritorno a Washington nel 2008 quando fu nominata capo dello staff di Sullivan.
Obama ha spiegato con un comunicato di averla scelta perché nei suoi anni passati al Secret Service è stata un esempio per lo “spirito e la dedizione” dell’agenzia. Il presidente non ha citato lo scandalo dello scorso anno in Colombia, ma sono in molti a pensare che la scelta sia ricaduta su Pierson proprio per cercare di cambiare le cose nel Secret Service e iniziare un nuovo corso. Sullivan ha accolto la notizia della nomina di Pierson dicendo che si tratta di “un momento storico ed entusiasmante per il Secret Service”.
Il Secret Service esiste dalla seconda metà del diciannovesimo secolo e inizialmente era nato per combattere i falsari di denaro. Dopo l’assassinio del presidente repubblicano William McKinley nel 1901 da parte di un anarchico, il Congresso stabilì che l’agenzia si occupasse anche della sicurezza del presidente. Nel secolo seguente i compiti del Secret Service sono aumentati e ora ha la responsabilità anche della sicurezza degli ex presidenti (per un certo numero di anni), dei candidati alla presidenza e dei capi di stato stranieri quando sono in visita sul suolo americano.
La prima donna fu assunta come “ausiliaria” nell’agenzia solamente nel 1970, mentre l’anno seguente altre cinque donne furono assunte come agenti a pieno titolo. Complici soprattutto film e serie televisive, con agenti pronti a tutto per la protezione del presidente, quello al Secret Service è stato considerato per anni nell’immaginario collettivo un lavoro da uomini. E c’è da dire che anche nella realtà le cose non stanno molto diversamente. Il New York Times spiega che su 3500 agenti, solamente il 10 per cento sono donne, una percentuale molto bassa specie se confrontata con quella di altre agenzie che si occupano di sicurezza.