David Miliband si è dimesso
Il fratello (e rivale) del capo del Labour britannico lascia il Parlamento e va a dirigere un'organizzazione umanitaria (per il bene di tutti, dice)
David Miliband, parlamentare britannico e fratello del segretario del partito laburista, Ed Miliband, ha annunciato le sue dimissioni. Ha inoltre dichiarato che ha accettato l’offerta di assumere la presidenza dell’International Rescue Committee, un’organizzazione umanitaria con base a New York fondata nel 1933 per coordinare l’assistenza ai rifugiati provenienti dalla Germania nazista. Ricordando che entrambi i suoi genitori fuggirono dalla Germania negli anni Trenta, ha spiegato che «nello svolgere questo lavoro ripagherò un debito personale». Miliband era parlamentare da 12 anni, a partire dal 2001.
La notizia sta avendo grande enfasi sui giornali britannici perché Miliband è considerato uno dei più brillanti e autorevoli politici britannici, fino a qualche tempo fa anche uno dei più promettenti, e forse questa mossa rimette in gioco il suo futuro. Miliband ha 48 anni, ha studiato alla Oxford University e al Massachusetts Institute of Technology ed è entrato nello staff di Tony Blair a 29 anni, come capo della direzione politica. Dopo l’elezione al parlamento, negli anni dei governi Blair e Brown, è stato ministro dell’Ambiente e ministro degli Esteri. Molto vicino alle posizioni di Tony Blair, per almeno un decennio è stato considerato uno dei personaggi più importanti dell’area liberale del partito e suo erede politico.
Nel 2010, dopo le dimissioni di Gordon Brown da leader del Labour, annunciò di voler correre per la carica di segretario del partito. Dopo pochi mesi si candidò anche suo fratello Ed – per anni speechwriter di Brown, rivale di Blair, che aveva avuto una carriera politica praticamente speculare alla sua ed era più giovane di quattro anni. David era il favorito ma perse dopo una rimonta da parte di Ed costruita sul guadagno di consenso fra i sindacati collegati al partito laburista, i cui affiliati in Inghilterra possono votare per il segretario del partito.
In seguito alla sconfitta David aveva annunciato il suo ritiro dalla politica di primo piano, dichiarando però di voler conservare il seggio parlamentare. Per quanto in questi anni sia stato sempre molto leale nei confronti di suo fratello, la sua sola presenza nel governo ombra e in Parlamento ha alimentato retroscena e dietrologie. «Il partito ha bisogno di un nuovo inizio da parte del suo segretario, e credo che questo sarebbe più facile se anche io ricominciassi da capo. Non è stata una decisione semplice, ma dopo averci pensato su e averlo discusso con la mia famiglia sono assolutamente certo che questa sia la decisione migliore per Ed, per il partito, per me e per la mia famiglia».
foto: Oli Scarff/Getty Images