La manifestazione anti-gay a Parigi
Le foto delle migliaia di persone che hanno protestato contro la proposta di legge su matrimoni e adozioni gay, con qualche disordine
Domenica 24 marzo centinaia di migliaia di persone hanno manifestato a Parigi contro una legge che, se approvata, legalizzerà il matrimonio e l’adozione per le coppie omosessuali. La legge, sostenuta dal presidente francese François Hollande, è stata approvata con una larga maggioranza alla Camera il mese scorso e verrà discussa in Senato ad aprile. Secondo i sondaggi la maggior parte dei francesi è a favore del matrimonio gay – lo è meno per le adozioni gay – ma negli ultimi mesi le percentuali sono scese, anche a causa delle campagne e delle proteste organizzate dagli oppositori.
La manifestazione è stata inizialmente pacifica, fino a quando un gruppetto di manifestanti – un centinaio di ragazzi, molti dei quali incappucciati, mascherati o con la testa rasata – ha cercato di forzare le barricate della polizia che bloccavano l’accesso agli Champs Elysées e al palazzo presidenziale. La polizia ha cercato di fermarli coi manganelli e sparando i gas lacrimogeni, che avrebbero però colpito anche i manifestanti vicini non violenti, provocando poi molte proteste contro gli agenti. Il ministro degli Interni, Manuel Valls, ha detto che decine di persone di gruppi di estrema destra sono state arrestate.
Secondo le autorità hanno partecipato alla manifestazione circa 300 mila persone, mentre gli organizzatori ne hanno contate 1,4 milioni. Oltre ad attivisti conservatori, c’erano famiglie con bambini, preti, suore, pensionati, molti dei quali erano arrivati nella capitale in autobus da altre zone della Francia. In breve la manifestazione si è trasformata in una protesta contro il governo di Hollande, accusato di essersi concentrato troppo sulla legge per il matrimonio gay e aver trascurato la crisi economica e la disoccupazione. Alcuni manifestanti reggevano cartelli con scritto «Vogliamo lavoro, non matrimoni gay», altri hanno urlato più volte chiedendo le dimissioni di Hollande.
Lo scorso gennaio si era tenuta una manifestazione altrettanto partecipata contro i matrimoni gay (e c’era stata una simile protesta riguardo al numero dei partecipanti: 340 mila secondo la polizia e 800 mila secondo gli organizzatori). La manifestazione di domenica è l’ultimo grosso tentativo di convincere il Senato – dove il partito socialista di Hollande ha la maggioranza – a non approvare la legge.