Un’ora senza luce
Le foto dei monumenti di mezzo mondo spenti sabato per l'Ora della Terra, l'evento organizzato dal WWF per promuovere il risparmio energetico
Ieri si è tenuta in tutto il mondo la settima edizione dell’Ora della Terra, l’iniziativa promossa dal WWF per sensibilizzare la popolazione mondiale sui cambiamenti climatici e sulla necessità del risparmio energetico. Un black-out volontario: nell’edizione di quest’anno milioni di cittadini, in più di 7mila città di 150 paesi diversi, hanno spento la luce dalle 20.30 alle 21.30, in base all’ora locale.
Tra le città che hanno partecipato per la prima volta ci sono state Copenhagen e Firenze, che ha spento le luci della statua del David di Donatello, mentre a Roma l’Ora della Terra è stata celebrata in Piazza di Spagna. Come nelle edizioni precedenti, nelle diverse città del mondo sono state spente le luci di alcuni monumenti importanti o di luoghi altamente simbolici: la baia di Sydney, la Porta di Brandeburgo di Berlino, la torre più alta del mondo, cioè il Burj Khalifa di Dubai, lo stadio olimpico di Pechino, il Cremlino a Mosca, le cascate del Niagara.
Rispetto all’anno scorso, è aumentato sia il numero delle città sia quello delle nazioni partecipanti. Nel 2012, le città che avevano spento le luci per un’ora erano state oltre cinquemila, in 147 paesi diversi. La prima edizione dell’Ora della Terra, invece, era stata organizzata nel 2007 nella sola città di Sydney, in Australia: in quell’occasione, parteciparono all’evento oltre due milioni di persone.