Onida sull’ineleggibilità di Berlusconi
Il presidente emerito della Corte Costituzionale dice che, nel caso di Berlusconi, la legge del 1957 non può essere applicata per escluderlo dal Parlamento
Il presidente emerito della Corte Costituzionale Valerio Onida è stato ospite ieri sera della trasmissione Z di Gad Lerner, su La7. A proposito della questione dell’ineleggibilità di Silvio Berlusconi, che è tornata di attualità negli ultimi giorni, Onida ha detto di non essere d’accordo con chi sostiene che, secondo una legge del 1957, il leader del PdL non possa andare in Parlamento perché proprietario di Mediaset. Onida ha detto:
«Berlusconi letteralmente non si trova in quelle situazioni.»
E si riferiva alle situazioni previste dalla legge del 1957 che ancora stabilisce i criteri dell’ineleggibilità in Parlamento, secondo cui chi è titolare di una concessione pubblica o è rappresentante legale di una società che fa affari con lo Stato non può essere eletto. Entrambe le condizioni non si applicano a Berlusconi, perché il presidente di Mediaset è Fedele Confalonieri mentre il leader del PdL è “solo” il proprietario di fatto.