E il congresso del PD?
Stando a quanto dice lo statuto del partito, Rosy Bindi dovrebbe indire l’elezione dell’assemblea e del segretario entro il 24 aprile
Salvatore Vassallo spiega oggi su Europa che dato che il mandato di Bersani scadrà il prossimo 25 ottobre, il presidente dell’Assemblea nazionale Rosy Bindi, come da statuto del PD, dovrebbe indire l’elezione dell’assemblea e del segretario nazionale sei mesi prima della scadenza, ovvero entro il 24 aprile 2013. Da questa scelta dipenderanno molte conseguenze, spiega Vassallo: se si tornasse a votare in autunno, “sarebbe opportuno tenere il congresso in giugno”, anche considerando la norma dello statuto che fa del segretario del partito il candidato “naturale” alla premiership.
L’incertezza domina il quadro politico, sotto molti punti di vista. E tanti si chiedono se abbia senso tornare al voto ripresentando agli elettori la stessa minestra che non hanno gradito, o tentare di tenere in piedi la legislatura sulle gambe di leader azzoppati da una recente sconfitta. Ci si chiede con quali passi se ne possa uscire, mentre il percorso, in realtà, è già scritto e le scadenze sono dietro l’angolo, fissate in una sequenza stringente.
C’è, a questo riguardo, un dato di fatto di cui stranamente pochi parlano e molti, anche tra dirigenti di prima fila e protagonisti, sembrano essere addirittura inconsapevoli.
Secondo l’articolo 5, comma 2, dello Statuto del Pd, “Il Presidente dell’Assemblea nazionale indice l’elezione dell’Assemblea e del Segretario nazionali sei mesi prima della scadenza del mandato del Segretario in carica.” Siccome Bersani è entrato in carica il 25 ottobre 2009, la data entro cui Rosy Bindi deve provvedere è il 24 aprile 2013. La presidente “deve” provvedere (nei testi normativi il presente indicativo indica un obbligo) e non ha bisogno per procedere di ricevere il conforto di altri organismi dirigenti del partito, perché è appunto lo Statuto a imporglierlo.
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