Guida alla giornata in Parlamento
Le cose fondamentali da sapere, ché si ricomincia: oggi si riuniscono le nuove camere e si inizia a votare per eleggerne i presidenti
Oggi, venerdì 15 marzo, si insediano le nuove camere della XVII legislatura della Repubblica italiana, quelle elette nelle politiche dello scorso febbraio.
Come seguire i lavori
La Camera si riunisce a partire dalle 10.30, i lavori si possono seguire in streaming qui. Il Senato si riunisce a partire dalle 11, i lavori si possono seguire in streaming qui. Il Post seguirà la giornata con un liveblog.
Che cosa faranno
La prassi prevede che in entrambe le camere si provveda innanzitutto a costituire l’ufficio provvisorio di presidenza e poi la giunta delle elezioni provvisoria, prima di eleggere il presidente. Alla Camera la seduta sarà presieduta da Antonio Leone del PdL, in quanto vicepresidente più anziano per elezione tra quelli della precedente legislatura. Al Senato la seduta sarà presieduta da Emilio Colombo, il più anziano senatore a vita.
Come si eleggono i presidenti
I presidenti delle camere si eleggono a scrutinio segreto. Alla Camera, per essere eletti al primo scrutinio serve una maggioranza di due terzi dei componenti. Dal secondo scrutinio in poi serve una maggioranza dei due terzi dei votanti, e si contano anche le schede bianche. Dal terzo scrutinio in poi basta la maggioranza assoluta dei voti. Al Senato, per essere eletti al primo e al secondo scrutinio serve la maggioranza assoluta dei componenti (o degli aventi diritto), cioè 160 (si contano anche i senatori a vita). Il terzo scrutinio, da tenere il giorno successivo, abbassa la quota alla maggioranza assoluta dei presenti, schede bianche comprese. Se anche il terzo scrutinio va a vuoto, si fa un ballottaggio tra i due candidati più votati. Se i due candidati prendono gli stessi voti, viene eletto il più anziano.
Che cosa succederà oggi
Con ogni probabilità oggi non saranno eletti né il presidente della Camera né quello del Senato. I parlamentari dei principali partiti si limiteranno a intervenire e discutere sulla situazione, ma al momento del voto la situazione non dovrebbe sbloccarsi. Il centrosinistra, che ha la maggioranza assoluta alla Camera e quella relativa al Senato, ha deciso di votare scheda bianca agli scrutini di oggi e tenterà ancora di trovare un accordo col Movimento 5 Stelle, al quale vorrebbe dare la presidenza di almeno una delle due camere. Il Movimento 5 Stelle ha ribadito di non essere intenzionato a fare accordi e ieri ha scelto i candidati che voterà: Roberto Fico alla Camera e Luis Alberto Orellana al Senato. Anche i parlamentari di Scelta Civica dovrebbero votare scheda bianca.
I giornali dicono che se l’accordo, come probabile, non dovesse andare in porto, il centrosinistra domani voterebbe i suoi candidati. Secondo la stampa questi saranno probabilmente Dario Franceschini alla Camera e Anna Finocchiaro al Senato. Il gioco è complicato dal fatto che, se alla Camera il centrosinistra ha i numeri per eleggere il presidente da solo, al Senato in un’eventuale ballottaggio diventerebbe decisiva la scelta dei parlamentari montiani e di quelli del Movimento 5 Stelle, visto che il centrosinistra non ha la maggioranza assoluta.
Come sono fatte le nuove camere
Due cose: i 6 seggi del Trentino Alto-Adige attribuiti al SVP sono così realmente suddivisi: SVP-PATT-PD-UPT (3 seggi), SVP (2 seggi), PD-SVP (1 seggio). Sempre al Senato, e sempre per il Trentino Alto-Adige, 1 seggio che è stato attribuito al PDL fa riferimento al raggruppamento più ampio PDL-Lega Nord.
(le tabelle si ingrandiscono con un clic)
foto: Foto Mauro Scrobogna /LaPresse