Che cos’è Spring Breakers
Un film sugli adolescenti vietato agli adolescenti: in Italia è uscito la settimana scorsa, negli Stati Uniti uscirà alla fine del mese ma se ne sta già parlando parecchio
Il 7 marzo è uscito in Italia Spring Breakers – Una vacanza da sballo, il nuovo film del regista statunitense Harmony Korine. Il film era stato presentato lo scorso 5 settembre in concorso all’ultima Mostra del Cinema di Venezia e già allora aveva fatto molto discutere per i suoi contenuti controversi. Il film racconta in modo piuttosto esplicito la vita eccessiva di un gruppo di adolescenti americane, interpretate tra le altre da Selena Gomez e Vanessa Hudgens, due “teen idol” lanciate da Disney Channel, ed è girato in uno stile che richiama l’estetica dei videoclip di MTV. Negli Stati Uniti il film uscirà in anteprima a New York e Los Angeles il prossimo 22 marzo, e il 29 marzo nel resto del paese.
Cosa racconta il film
Lo “spring break” è la pausa primaverile del calendario accademico negli Stati Uniti, un momento molto atteso dagli adolescenti americani: molti ragazzi approfittano di questo periodo di vacanza per andare al mare e divertirsi, in un clima di esaltazione generale che spesso prevede consumo di droga e alcool, un sacco di musica, costumi sessuali più che disinvolti. Molte aziende a partire dagli anni Ottanta videro le possibilità di business e cercarono di attirare sempre più giovani in posti come Miami o Cancun: MTV a partire dal 1986, con lo spring break di Daytona Beach, in Florida, iniziò a seguire e a trasmettere ogni anno da una città diversa ore e ore di immagini degli studenti in festa. Ogni anno l’American Medical Association cerca di mettere in guardia i giovani dai rischi legati all’eccessivo consumo di alcool e al sesso non protetto.
Nel film quattro ragazze, amiche d’infanzia, decidono di rapinare un fast food per potersi pagare le vacanze di primavera in Florida. Giunte a destinazione, dopo una notte movimentata, vengono fermate dalla polizia e arrestate. Il giorno dopo la loro cauzione viene inaspettatamente pagata da un gangster-rapper di nome Alien, che le introduce nel suo mondo fatto di droga, armi e denaro. Le cose si complicano quando Alien si scontra col suo rivale Archie, che ferisce una delle ragazze nel tentativo di uccidere Alien.
Chi è il regista
Harmony Korine è uno scrittore, regista e sceneggiatore californiano, ha 40 anni ed è considerato un’importante figura del cinema indipendente americano: ha girato sei film, tutti caratterizzati dall’esplorazione della psicologia e degli eccessi degli adolescenti americani e delle figure “ai margini”. Korine scrisse a vent’anni la sceneggiatura di Kids, un film molto controverso diretto da Larry Clark, che racconta con stile semi-documentaristico una giornata nella vita di un gruppo di adolescenti del Bronx tra droga, sesso non protetto e AIDS, il tutto condito da un linguaggio volgare ed esplicito. Kids, che fu vietato negli Stati Uniti ai minori di 17 anni, generò molte discussioni circa l’opportunità o meno di mostrare attori minorenni alle prese con atti espliciti e violenti.
Nel 1997 Korine esordì invece come regista con Gummo, facendo di nuovo discutere molto. La storia racconta una cittadina dell’Ohio in cui un tornado ha ucciso decine di persone, lasciando un sacco di ragazzi e bambini orfani; questi ragazzi, strani e deformi, trascinano la loro esistenza nello squallore più totale (sniffando colla, facendo sesso a pagamento con un disabile e ammazzando gatti, tra le altre cose).
Korine ha sempre mostrato i protagonisti dei suoi film senza risparmiare nulla agli spettatori, con distacco ma da un punto di vista privilegiato, e anche in Spring Breakers si muove quasi “spiando” le attrici. Stavolta, però, Korine ha scelto dei protagonisti e delle atmosfere patinate e pop, molto distanti dallo squallore della periferia americana dei suoi film precedenti. Come ha spiegato lo stesso regista in un’intervista: “Io faccio film, e quindi è ovvio che i temi si ripetano. A volte si vuole cambiare un po’ setting e personaggi. Anche questi personaggi sono outsider, almeno all’interno della cultura dominante e prevalente. In quel contesto loro sono delle outsider, sociopatiche, magari sono meno isolate di altri miei personaggi, ma sovvertono un sistema dall’interno”.
Le attrici
Le protagoniste del film di Korine sono quattro giovani attrici statunitensi: Selena Gomez (22 anni), Vanessa Hudgens (24 anni), Ashley Benson (24 anni) e Rachel Korine (26 anni), moglie del regista. Ashley Benson è nota al pubblico per essere una delle protagoniste del teen drama Pretty Little Liars, mentre Selena Gomez e Vanessa Hudgens provengono da Disney Channel, che negli Stati Uniti rappresenta, più che un semplice canale televisivo, una fabbrica di idoli per teen ager: negli anni ha sfornato popstar come Britney Spears, Christina Aguilera, Justin Timberlake, e più recentemente Zac Efron, Hillary Duff e Miley Cyrus.
Selena Gomez in questi mesi ha dichiarato in molte interviste che questo film l’ha fatta crescere dal punto di vista professionale. Nonostante questo sembra consapevole del fatto che il suo successo sia rappresentato essenzialmente dal suo seguito di giovanissimi fan, in buona parte pre-adolescenti: e quindi per cercare di preservare la sua figura di “brava ragazza” ha rifiutato di interpretare un personaggio audace al pari delle altre tre protagoniste – il suo personaggio, Faith, non partecipa alla rapina al fast food ed è la prima a tornare a casa – e in diverse occasioni ha invitato i suoi fan minorenni a non andare a vedere il film, che negli Stati Uniti è vietato ai minori di 17 anni non accompagnati da un genitore o da un adulto.
Spring Breakers è quindi un film che racconta l’adolescenza vietato agli adolescenti: era prevedibile data la natura di molte scene, e ciò che ha spinto Korine a volere queste attrici, non più adolescenti ma ancora così rappresentative della cultura adolescenziale americana, era proprio restituire allo spettatore il contrasto che viene fuori tra l’aria innocente della giovinezza fatta di costumi da bagno colorati e borse di Hello Kitty, e la violenza e la volgarità in cui a volte si viene inghiottiti.
L’estetica pop e la colonna sonora
Soprattutto la prima parte del film sembra un lungo videoclip musicale (molte scene del film sono state girate in Florida durante un vero spring break) in cui giovani poco vestiti ballano e si divertono moltissimo. Korine mette in mostra molti elementi dell'”estetica pop” contemporanea, tra cui il culto del corpo, ostentato continuamente grazie ai microscopici bikini che le protagoniste indossano per tutto il film e le derive pacchiane alla Jersey Shore fatte di capelli tinti, tatuaggi, colori fluorescenti e plastica. Anche la forma viene influenzata dal contenuto: le scene hanno un gran ritmo, il montaggio è frenetico e i colori esageratamente saturi.
Il film è sorretto da una colonna sonora (che si può ascoltare in streaming su Pitchfork) prevalentemente elettronica e hip hop che accompagna perfettamente le immagini: è stata curata dal dj più famoso del momento, Skrillex, e dal compositore Cliff Martinez, ex batterista dei Red Hot Chili Peppers e autore della colonna sonora di Drive di Nicolas Winding Refn. Tra i pezzi c’è anche “Everytime” di Britney Spears, che accompagna una delle scene più eloquenti del film: la canta Alien, il gangster interpretato da James Franco, accompagnandosi al pianoforte al tramonto con le ragazze che nel frattempo accarezzano delle armi indossando dei passamontagna rosa.