I nomi più usati dai papi
Giovanni vince con un buon distacco, ma chi è al secondo posto? E all'ultimo? Le risposte in un grafico dell'Economist
Nel 533 fu eletto papa Mercurio di Proietto e per il nuovo nominato si pose il serio problema di avere il nome di un dio pagano dell’antichità, quindi non adatto per la Chiesa cattolica. Per evitare problemi, il pontefice decise di scegliersi un nome da papa diverso e si fece chiamare Giovanni II. Benché sia avversata da alcuni storici, sulla base di fonti secondo cui Mercurio fosse un soprannome del religioso che in realtà si chiamava Giovanni, è opinione comune che Mercurio di Proietto fu il primo papa a usare un nome pontificale al posto del proprio nome di battesimo, tradizione che fu proseguita – con qualche eccezione – dai suoi successori.
Il nome pontificale viene scelto dal papa neoeletto dal conclave e viene annunciato dal cardinale protodiacono al momento dell’habemus papam dalla loggia della basilica di San Pietro poco dopo l’elezione stessa. L’ultimo a usare Giovanni come nome pontificale fu Angelo Giuseppe Roncalli che si fece chiamare Giovanni XXIII, 260esimo successore di Pietro. Joseph Ratzinger, papa fino ad alcune settimane fa, aveva scelto per sé il nome Benedetto XVI, in ricordo di Benedetto XV che guidò la Chiesa nei difficili momenti della Prima guerra mondiale e in ricordo di San Benedetto, fondatore tra le altre cose dell’ordine monastico dei benedettini. Nessun papa ha mai scelto di chiamarsi Pietro II né Francesco.
L’Economist ha messo insieme un grafico con l’elenco dei nomi più utilizzati dai papi, indicando anche la probabilità che uno di quei nomi sia scelto dal nuovo pontefice. Il nome più utilizzato è stato Giovanni, seguito da Benedetto e da Gregorio. Agli ultimi posti ci sono Eugenio, Onorio e Sergio.