L’Unione Europea ha vietato i cosmetici sperimentati sugli animali

Da oggi è in vigore anche il divieto sui test, con qualche eccezione per i prodotti non provenienti dall'UE

di Francesco Marinelli – @frankmarinelli

Women undergo facial beauty treatments at the spa on Daydream Island in the Whitsundays archipelago off Queensland on July 12, 2010. Australians are escaping the unusually cold and wet winter in the south of the country to holiday on tropical islands off the eastern seaboard. AFP PHOTO / Torsten BLACKWOOD (Photo credit should read TORSTEN BLACKWOOD/AFP/Getty Images)
Women undergo facial beauty treatments at the spa on Daydream Island in the Whitsundays archipelago off Queensland on July 12, 2010. Australians are escaping the unusually cold and wet winter in the south of the country to holiday on tropical islands off the eastern seaboard. AFP PHOTO / Torsten BLACKWOOD (Photo credit should read TORSTEN BLACKWOOD/AFP/Getty Images)

L’Unione Europea ha stabilito che a partire dall’11 marzo 2013 sarà proibito vendere in tutto il territorio comunitario ingredienti e prodotti cosmetici che siano stati sperimentati sugli animali. Il divieto si estende anche ai test stessi sugli animali, in base all’entrata in vigore delle nuove normative europee che, a partire dall’11 luglio 2013, sostituiranno quelle del 1976. Si tratta di un tema complesso e molto dibattuto negli ultimi anni, con problemi e punti di vista differenti tra produttori da una parte e ambientalisti e animalisti dall’altra.

L’Unione Europea aveva proibito la sperimentazione di sostanze sugli animali già nel 2004 e il divieto entrato in vigore oggi era già stato deciso quattro anni fa, ma molte aziende avevano utilizzato alcuni punti ambigui della precedente legislazione per continuare a fare i test. Cosmetics Europe, l’organizzazione che rappresenta gli interessi dei produttori del settore in sede europea, ha spiegato che il divieto rappresenta «un freno per l’innovazione e un rischio per la concorrenza»: l’industria europea delle aziende produttrici di cosmetici rappresenta un mercato di circa 71 miliardi di euro e 180mila lavoratori, secondo uno studio della Commissione Europea fatto nel 2010.

Il problema, secondo i produttori, potrebbe riguardare anche la sicurezza delle sostanze: sostengono che al momento non ci siano metodi di sperimentazione alternativi a quelli fatti sugli animali, per garantire la sicurezza delle persone che vengono a contatto con gli ingredienti di alcune sostanze. I nuovi prodotti cosmetici, che saranno fabbricati al di fuori dell’Unione europea e che contengono ingredienti testati sugli animali, potranno essere venduti in Europa soltanto se i produttori saranno in grado di documentare la sicurezza dei prodotti senza utilizzare i dati raccolti dai test sugli animali, ha spiegato Sabine Lecrenier, responsabile sanità dell’Unione Europea.

Rimarranno comunque in commercio, invece, tutti i prodotti che sono stati distribuiti prima dell’entrata in vigore del divieto. Le nuove etichette dei prodotti cosmetici dovranno contenere informazioni più dettagliate: dovranno essere stampate in caratteri indelebili e dovranno contenere l’indicazione del paese di origine dei prodotti importati, l’elenco completo degli ingredienti (singole sostanze e miscele), il nome, la ragione sociale e l’indirizzo della persona responsabile del prodotto.

Foto: TORSTEN BLACKWOOD/AFP/Getty Images