Chi è Urbano Cairo
Editore, presidente del Torino, ex assistente di Berlusconi: le cose da sapere sull'uomo che ha comprato La7, in un breve ritratto del Foglio
Il consiglio di amministrazione di Telecom Italia Media ha dato oggi la sua autorizzazione alla cessione di La7 al gruppo di Urbano Cairo. Il Sole 24 Ore scrive che Cairo pagherà un milione di euro e che prima del trasferimento della partecipazione La7 «sarà ricapitalizzata per un importo tale per cui La7 avrà una posizione finanziaria netta positiva non inferiore a 88 mln. Tale ricapitalizzazione contribuirà altresì a raggiungere il livello di patrimonio netto concordato, pari a 138 mln». Il 20 febbraio del 2013 Alberto Brambilla aveva raccontato sul Foglio chi è Urbano Cairo, presidente del Torino, fondatore del gruppo editoriale Cairo, ex assistente di Berlusconi a Mondadori.
La stampa enfatizza che a inizio carriera Cairo è stato l’assistente di Berlusconi, autorizzando il Fatto quotidiano a titolare “Telecom regala La7 a Cairo, ora Berlusconi ha quattro tv”. Eppure Cairo, 55 anni, è stato licenziato da Berlusconi nel 1995 dopo quattro anni in Mondadori (“è stata la mia fortuna perché ho cominciato a fare l’imprenditore”, dice). Fu però spiacevole, ricorda chi lo conosce, e tra i due non ci sono più rapporti. Semmai Berlusconi è stato per Cairo un “modello vincente” che ha attivato in lui un “processo di identificazione imprenditoriale e di imitazione personale coronato dall’acquisto di La7”, o almeno è la lettura che se ne dà nell’alta finanza milanese (ambiente dove Cairo, piemontese innamorato di Milano, è noto). I parallelismi con Berlusconi sono facili ma servono solo a spiegare la carriera dell’imprenditore che è sia editore sia presidente del Torino Football Club. Dal 2004 la Cairo editore ha rosicchiato quote di mercato anche a Mondadori, diventando il primo venditore di settimanali popolari d’Italia come DiPiù, Effe, Settimanale nuovo e Diva e Donna (quota 1.850.000 copie). Lanciare un quotidiano tabloid d’ispirazione anglosassone resta però un sogno che Cairo coccola da anni.
(l’articolo intero è sul sito del Foglio)
Foto: Valerio Pennicino/Getty Images